Ikigai. Trovare un senso nella vita

Ikigai è un concetto estremamente interessante che nasce in Giappone. In particolare nella provincia di Okinawa, una zona dove i livelli di benessere misurato e percepito sembrano essere piuttosto elevati. Ikigai è essenzialmente un buon motivo per alzarsi al mattino, un senso che diamo alla vita o meglio ancora uno scopo per essa.

iki (生き) significa “vita”, kai (甲斐)significato”. Trovare il proprio Ikigai è di per sé un obiettivo importante della vita. Una buona prassi che culturalmente viene trasmessa fin da piccoli agli abitanti di Okinawa e su cui tutti dovremmo fermarci a riflettere.

IKIGAI - Enrico Gamba

Cercare il senso della propria vita, lo scopo di essa è importantissimo. Molto spesso ci troviamo sprovvisti di esso, risvegliandoci in vite che sentiamo non appartenerci più. Sempre più lontani da noi stessi e con la percezione che ormai il tempo sia passato soffriamo, alle volte con crisi importanti che hanno a che fare con il senso stesso dell’esistenza, vere e proprie crisi spirituali.

In questi casi tendiamo a sviluppare ansia, depressione, problematiche di ogni genere connesse alla percezione di non valere, di essere persi in qualcosa che nemmeno riusciamo bene a definire.

D’altro canto se non sai da dove vieni, dove sei e dove vai vuol solo dire che sei perso.

L’importanza di dare un senso alle cose

Noi esseri umani siamo esseri dotati di senso e dare un senso alle cose della vita è così per noi fondamentale. Nei suoi studi sui deportati di Auschwitz il sociologo Aaron Antonovsky aveva già ben identificato quanto fosse importante per l’uomo mantenere un senso di coerenza interno nella vita.

I carcerati che, nonostante le tragedie della guerra, erano riusciti a mantenere un senso di continuità nella propria identità e a dare un senso a quanto stava accadendo loro, erano anche quelli maggiormente riusciti a sopravvivere.

Anche altri autori come Viktor Frankl erano arrivati alla stessa conclusione. Secondo Frankl la dimensione più spirituale che tipicamente dà un senso all’esistenza era quella che maggiormente aveva protetto lui e chi come lui aveva subito la deportazione della grande guerra.

Oggi sappiamo che un senso di coerenza è associato con livelli più alti di resistenza e resilienza, la capacità fondamentale delle persone di far fronte alle difficoltà della vita, trovando nuove risorse.

L’Ikigai è un termine che ben permette l’esplorazione del senso della vita, dandoci una mappa di riferimento chiara per raggiungerlo.

Trovare l’Ikigai

Trovare il proprio Ikigai non è semplice. Si tratta di un percorso che può durare anche parecchi anni. Un percorso di esplorazione di sè, dei propri bisogni, dei propri limiti, delle proprie reali competenze oltre che della società in cui siamo immersi.

Trovare il proprio Ikigai è dunque un obiettivo importante, culmine di un processo di raffinazione complesso, che tuttavia può procurarci davvero tanta soddisfazione e felicità nella vita.

Per trovare il proprio IKIGAI è necessario iniziare a porsi quattro domande fondamentali.

  1. Che cosa amo davvero fare nella vita?
  2. Di che cosa la società in cui vivo ha bisogno?
  3. Per che cosa posso essere pagato?
  4. Che cosa so fare davvero bene?

L’intersezione delle risposte a queste quattro domande ci permette di trovare il nostro Ikigai.

Se riesco a trovare ciò che amo, che nel contempo riesco a fare bene, è utile e mi viene riconosciuto, -permettendomi di mantenermi, allora molto probabilmente ho trovato il mio IKIGAI, ciò che può davvero dare un senso alla vita.

IKIGAI d. Enrico Gamba

Una vita senza Ikigai

In questa immagine vengono rappresentate le quattro tematiche principali e anche le intersezioni fra ciascuna di esse. Se trovo ciò che amo e ciò che so far bene molto probabilmente ho trovato la mia passione. Se amo ciò che faccio ed è utile per gli altri sarò di fronte alla mia missione. La vocazione sarà invece quando ciò che faccio mi viene riconosciuto ed è anch’esso utile. Infine la professione si trova dalla convergenza fra ciò che so fare bene e ciò che mi permette di guadagnarmi da vivere.

Molto interessanti sono anche le intersezioni fra missione, passione, vocazione e professione.

Se ho trovato la mia missione e la mia passione ma manco delle altre due sperimenterò un senso di pienezza e soddisfazione ma non riuscirò a vivere delle mie passioni con tutto ciò che questo comporta. Se avrò passione e professione ma ciò che faccio non serve agli altri sperimenterò probabilmente un senso di inutilità. Se avrò professione e vocazione ma nessuna passione o missione potrò vivere agiatamente ma sentire di non aver centrato lo scopo della vita. Anche se avrò raggiunto vocazione e missione, se non avrò passione e professionalità rischierò di percepire un costante senso di inadeguatezza.

A ben pensarci ci troviamo spesso in alcuni di questi stati, percependo comunque un senso di incompletezza che con il passare del tempo può metterci notevolmente in difficoltà.

Trovare se stessi

L’insegnamento dell’Ikigai è quindi quello di imparare davvero a conoscere noi stessi, di approfondire il nostro sistema valoriale e individuare il nostro ruolo nella società. Ogni componente che costituisce l’Ikigai è importante, ciascuna di esse costituisce l’intero.

Non basta avere grandi progetti se questi non rispondono anche ad un bisogno sociale più grande. Come del resto non è nemmeno sufficiente dedicarsi completamente agli altri tralasciando noi stessi.

Come in tutte le cose serve equilibrio e soprattutto ricerca.

Il cammino che ciascuno di noi è chiamato a seguire per raggiungere davvero una buona armonia nella vita è quello della consapevolezza, della comprensione di quali siano davvero i propri talenti, le passioni, di sviluppare una mente pratica che permetta di metterli a servizio dell’umanità avendo da essa un riconoscimento grazie al quale mantenersi e alimentare sempre più il proprio Ikigai.

In questo video approfondisco l’argomento..