Che cosa ci rende realmente forti? Cosa ci permette di raggiungere davvero gli obiettivi che ci siamo proposti? Trova un Senso di Coerenza!
Ciascuno di noi ha dentro di se valori di riferimento che guidano il proprio agire, tuttavia spesso non riusciamo a vivere all’altezza dei nostri stessi ideali. Possiamo dirci ad esempio che non vogliamo mendicare affetto, soldi, lavoro, eppure più e più volte ci troviamo ad accettare compromessi proprio come se stessimo mendicando, convinti in definitiva di non meritarci davvero la grandezza che nel cuore sentiamo di poter raggiungere. Vivere secondo i propri ideali non è semplice. Spesso è una strada che inizia in salita, facendoci scontrare con i nostri limiti, con le nostre paure, consce o inconsce, tuttavia il percorso che ci porta a realizzare ciò che sentiamo essere giusto nella nostra vita ci permette di crescere, affrontando e superando i nostri limiti. In tutto ciò trovare un senso di coerenza nella nostra vita, vedere un disegno più ampio che guida il nostro agire sembra essere uno dei fattori più importanti per vivere bene.

Tradizionalmente le difficoltà e lo stress conseguente sono sempre stati rappresentati come qualcosa di estraneo allo sviluppo naturale e sano dell’esistenza. Tuttavia oggi a fianco di questa posizione più tradizionale si pone una linea di ricerca alternativa che in tempi recenti si sta consolidando coerentemente alla nuova attenzione posta ai fattori di promozione del benessere. Il focus di ricerca di questo nuovo orientamento diventa il potenziale effetto “salutogenico” degli eventi stressanti.
Questa prospettiva, introdotta da Aaron Antonovsky, si contrappone al consueto approccio patogenico, secondo il quale l’omeostasi, l’insieme dei processi fisiologici coordinati che mantengono la stabilità dell’organismo, è condizione normale della vita e quindi, non intervenendo particolari combinazioni di eventi, la malattia non può insorgere.
L’approccio salutogenico, sottolinea invece il principio di eterostasi, la facoltà dell’uomo di confrontarsi con ciò che gli è estraneo, di sopportare i conflitti e, in questo confronto, di rafforzarsi. Tale principio significa inoltre apprendere non solo ad evitare lo stress ma, anche, a sopportarlo. Si tratta di espandere la conoscenza dei limiti della sopportabilità fisica e psichica, per poterli ampliare. Obiettivo della ricerca diviene dunque comprendere come certe persone, in alcune circostanze, soffrono meno di altre.

Antonovsky sviluppò la sua prospettiva cercando di comprendere il modo in cui i sopravvissuti dell’olocausto erano riusciti a sopportare la vita dei campi di concentramento e arrivò così a delineare tre fattori principali della vita interiore di una persona che se coltivati possono aiutarci a vivere sensibilmente meglio:
- La sensazione di poter esercitare un controllo (manageability): avere cioè la percezione di poter esercitare una qualche forma di controllo seppur minima sulla situazione anche difficile che stiamo vivendo. Un caso estremo citato da Antonovsky è quello di un sopravvissuto all’olocausto che decidette di contare fino a tre prima di eseguire un qualsiasi ordine delle SS. All’inizio le guardie reagirono male alla sua lentezza ma poi si abituarono. Questo gli consentì anche solo nella sua testa di sentire di poter esercitare una seppur minima forma di controllo.
- La comprensibilità:Comprendere ciò che sta accadendo, riuscire a contestualizzarlo all’interno di un contesto politico, ideologico, religioso o familiare. E’ la componente cognitiva che rende più forte la convinzione soggettiva che gli stimoli provenienti dal proprio ambiente hanno un significato, sono ordinati e prevedibili.
- Il significato (meaning): Il senso di significatività è l’elemento motivazionale caratterizzato dalla speranza dell’individuo di farcela, percependo le richieste poste dagli stimoli come eventi che danno senso emotivamente, come eventi che pongono una sfida e non solo come minaccia-difficoltà.
Insieme questi tre fattori vanno a costituire il senso di coerenza.
Il senso di coerenza è un costrutto molto studiato in psicologia. Le evidenze scientifiche hanno dimostrato quanto il senso di coerenza valga a prescindere dall’appartenenza culturale. Misurato in 33 lingue e 32 Paesi, su più di 200.000 soggetti, il Senso di coerenza è positivamente correlato con il coraggio, il controllo, la padronanza, l’ottimismo, l’autostima, la buona salute percepita, la qualità della vita e il benessere e fortemente e negativamente correlato all’ansia, al burnout, alla demoralizzazione, alla depressione e alla disperazione (Eriksson e Lindström 2005, 2006).
Il senso di coerenza è strettamente legato quindi alla salute fisica e mentale.
Quindi cosa fare? Trova coerenza, trova senso in ciò che fai e vivi. Trova integrità. Superare il caos e arrivare ad avere una visione contestualizzata e veritiera di ciò che ci accade, trovare il modo di fronteggiar le situazioni. Comprendere che tutto ciò che ci capita nella vita ha un senso che va compreso. Tutto ciò può aiutarci sensibilmente a vivere meglio la nostra vita.
Antonovsky A. (1979). Health, Stress and Coping, Jossey-Bass: San Francisco.
Antonovsky A. (1987). Unraveling the Mystery of Health. How People Manage Stress and Stay Well, Jossey- Bass, San Francisco.
Eriksson M., Lindström B., Antonovsky’s Sense of Coherence Scale and the relation with health a systematic review. Journal of Epidemiology and Community Health 2006;60:376-381.
SOC: Senso di coerenza