Mente intuitiva, come svilupparla

La mente intuitiva è il risultato di un complesso percorso di raffinamento. Sviluppare una mente intuitiva non è scontato, richiede un certo sforzo personale e, prima ancora, una discreta apertura mentale.

La celebre frase di Einstein: “La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono“, dice il vero.

 mente intuitiva

La nostra società moderna ha sviluppato molto il servo, dimenticando il dono, il genio, l’intuito. La mente intuitiva è la porta d’accesso alle visioni più grandi, il tramite verso un più alto stato di coscienza.

Superare le barriere della ragione

Per sviluppare la mente intuitiva è necessario un primo passo fondamentale. Oggi, più che mai, siamo chiamati a rimanere con “i piedi per terra”, a seguire percorsi strutturati di crescita, per lo più esteriore.

L’uomo razionale è il mito dei nostri tempi. Tutta la nostra società è stata impostata nell’ottica di poter controllare la realtà e definirla sempre più. Per fare questo abbiamo sviluppato molto la componente razionale dell’intelletto, la capacità di analisi, di catalogare e strutturare.

Tutto ciò è un bene. La mente razionale è molto utile per realizzare quelli che sono i nostri intenti. Senza una buona e strutturata mente razionale difficilmente potremo realizzare ciò che per noi maggiormente conta.

La mente razionale non è tuttavia l’unica realtà. Pensare che sia così è il primo grande limite che dobbiamo superare per poter sviluppare una mente intuitiva. Noi esseri umani riusciamo a percepire ciò che riteniamo possibile. Credere che esista solo la razionalità, intesa come calcolo sequenziale e probabilistico, può essere un grande limite.

La qualità del pensiero razionale e di quello intuitivo

Se voglio realizzare un qualsiasi progetto ho la necessità di sviluppare una “mente razionale”. Dovrò calcolare i tempi, valutare le risorse, prevedere gli imprevisti, pianificare tutti i passaggi che dovrò seguire per arrivare all’obiettivo. Inoltre dovrò sviluppare una costante attenzione, che mi permetta di monitorare l’andamento del mio progetto.

Tutte queste qualità afferiscono a quella che possiamo definire una “mente razionale”. La mente razionale ha tuttavia un limite. Essa si basa sulle informazioni a disposizione della nostra coscienza e solo su di esse.

L’intuito è qualcosa di più complesso, è il frutto maturo dell’incontro fra esperienza e conoscenza. L’intuito è la facoltà di vedere dentro, dal latino intuēri. Grazie ad esso riusciamo a “vedere dentro” ciò che vogliamo realizzare, ad avere una visione complessa, ricca e stratificata della realtà. L’intuito ha a che fare con il simbolico, con ciò che riunisce e tiene insieme le cose. E ciò che l’intuito contiene è anche quella componente inconscia, più profonda da cui possiamo ricevere, a volte, le più importanti informazioni.

Pensa alle grandi, piccole invenzioni della storia, alcune sono state il frutto di una mente razionale che ha perfezionato processi e tecnologie, la maggior parte il frutto di una mente intuitiva che, appunto, ha intuito delle possibilità che andavano oltre a quanto già conosciuto.

Sviluppare una mente intuitiva

Sviluppare una mente intuitiva, che davvero ci sia utile nella vita, non è semplice. Non basta fidarsi dell’intuito e sperare che le cose vadano bene. Per poter godere dei frutti di una mente intuitiva è necessario imparare a sviluppare una visone interiore sempre più chiara e coerente, in cui tutte le informazioni raccolte si solidifichino in un’immagine veritiera.

Noi esseri umani possiamo apprendere grazie a due strumenti principali. L’esperienza e i concetti. I concetti fanno crescere la mente razionale. Il nostro sistema scolastico, dalle primarie all’Università, si basa sull’apprendimento di concetti. L’altra fonte di conoscenza, quella che gli studi stanno dimostrando più efficace anche per l’acquisizione di nuovi concetti, è l’esperienza.

Lo sviluppo di una mente intuitiva passa attraverso l’esperienza, attraverso il sedimentarsi in noi di conoscenza ed esperienza. Grazie a questo prezioso tesoro, se sviluppata, la nostra mente intuitiva sarà in grado di fare sintesi fra ciò che accade nel presente, ciò che conosciamo, di cui abbiamo già fatto esperienza, e ciò che sarà, che ancora non conosciamo ma che sentiamo, o intuiamo, come possibile.

La mente intuitiva è un ponte fra passato e futuro, con un grande radicamento nel presente. Sviluppare la mente intuitiva ha a che fare con la presenza consapevole nel qui e ora della vita, in pieno possesso di ciò che è stato (cosa che spesso non abbiamo) e una visione chiarificata rispetto a ciò che sarà.

Un esempio di mente intuitiva

Immagina di svegliarti al mattino, come ogni giorno. Hai già programmato la tua giornata, sai che andrai al lavoro, in pausa pranzo andrai a mangiare al solito posto e poi riprenderai il tuo lavoro. il tuo sguardo si posa sulla borsa della palestra, l’immagine che ricevi è quella di prendere la borsa. Subito la mente razionale ti dice che non serve prenderla, visto che oggi in pausa pranzo non avrai tempo, rimandi al giorno dopo, sapendo che avrai una pausa più lunga, come al solito.

Vai al lavoro, a metà mattina il tuo capo ti dice che oggi la pausa sarà più lunga. Saresti potuto andare in palestra.

Ecco questo è un piccolo esempio di come, alle volte, funziona dentro noi il dialogo fra mente intuitiva e razionale. L’intuito, per una qualche ragione non del tutto chiara, aveva posto una visione, quella di prendere la borsa della palestra, come se prevedesse la possibilità che proprio quel giorno sarebbe stato possibile andarci.

La mente razionale subito insorge, portando avanti il suo progetto predefinito, basato sui dati (consapevoli) disponibili. La mente intuitiva usa altri dati, inconsapevoli, inconsci o forse superconsci.

Le fonti della mente intuitiva

Come detto la mente intuitiva è il frutto armonico di esperienza e conoscenza, oltre che essere il ponte fra conscio e inconscio, in questo senso essa racchiude anche la mente razionale. Ha più a che fare con la saggezza, con la nostra capacità di assaporare ciò che è.

Ma perché la mente intuitiva sapeva che avremmo avuto tempo di andare in palestra? La risposta a questa domanda è difficile, possiamo a riguardo solo avanzare delle ipotesi.

Di certo sappiamo che il nostro sistema nervoso processa miliardi di informazioni ininterrottamente. Ciò che perviene alla coscienza è molto meno. Se dovessimo processare consapevolmente ogni informazione registrata dai nostri sensi di percezione e propriocezione impiegheremmo ore solo per alzare un braccio.

Il nostro sistema tende a filtrare le informazioni da passare al vaglio della coscienza e questo filtro, come dicevamo, tende ad essere a volte abbastanza rigido. Questo proprio perché non siamo culturalmente abituati a dare ascolto alla componente più intuitiva.

Fonti percettive della mente intuitiva

Come detto le informazioni vengono comunque registrate e assimilate. Forse il giorno prima avevamo notato qualcosa, qualche informazione in grado di prevedere la pausa pranzo del giorno dopo più lunga. Un’intonazione della voce, una mail non letta, se non con la coda dell’occhio, qualcosa che semplicemente il nostro sistema ha elaborato inconsciamente offrendoci una diversa possibilità. Come se la mente intuitiva, in quell’attimo ci stesse dicendo: “forse oggi le cose andranno diversamente, non è detto, ma forse si”.

Intuizione rispetto al futuro

In molto credono nella capacità dell’uomo di prevedere il futuro. Rispetto a questo tema ci sarebbe moltissimo da dire. Rimanendo in campo scientifico possiamo però dire che studi avanzati, come la PNEI, hanno mostrato la profonda connessione che esiste fra i nostri sistemi interni e l’ambiente circostante. Perfino le piante e gli animali sono in grado di prevedere eventi naturali anche a distanza di giorni, figuriamoci noi uomini, vista la maggiore complessità del nostro sistema. Il più è imparare ad ascoltare questa parte di noi stessi. Molte culture ancestrali avevano ben sviluppato la capacità di cogliere consapevolmente i segni naturali per prevenirne gli eventi.

Una diversa visione della realtà

Volendo andare ancora più in profondità, la ricerca scientifica, anche in altri campi del sapere, ci sta mostrando come la realtà sia diversa da come noi la percepiamo. Tutto è energia e quest’energia non è separata. Tutto è come un grande flusso di energia dove noi risultiamo più come coscienze individuali, che si identificano in una piccola parte di questo grande flusso. In realtà, secondo le più moderne visioni della realtà, anche il tempo non sarebbe altro che una manifestazione di questa grande energia.

Partendo da questa visione risulta “intuibile” come alcuni possano essere in grado, più di altri, di percepire ciò che sarà o, in qualche misura, di prevederlo. Tali intuizioni, derivanti da una percezione più sottile, afferirebbero a quella componente dell’inconscio che alcuni hanno chiamato super-conscio. Questa componente ha più a che fare con una dimensione transpersonale.

Intuizioni rispetto al nostro potenziale

Un’altra fonte di intuizioni ha a che fare con noi stessi, con ciò che “intuiamo” di poter essere o fare. Soprattutto in una certa fase della vita sentiamo forte la spinta evolutiva a divenire qualcosa che spesso temiamo, domandandoci se saremo in grado di rispondere ai dettami di quella parte più profonda di noi stessi, che chiede di più. In alcuni casi questo processo è così struggente da portare a delle vere e proprie “crisi spirituali“. Come se la nostra stessa anima esigesse un maggiore allineamento con ciò che sentiamo nel profondo essere più vero per noi. Basti pensare al processo creativo in cui la mente intuitiva ci permette di lasciarci andare a creare, intuendo nuove forme di espressione.

Come sviluppare una mente intuitiva

Come detto il primo passo è credere che vi sia dell’altro oltre a ciò che conosciamo. Questo, per altro, è segno di intelligenza. Pensare di sapere già tutto è semplicemente stupido. Noi uomini abbiamo sviluppato un pò di conoscenza, ma non sappiamo pressoché nulla di ciò che chiamiamo realtà.

Cos’é il tempo? Qual’é l’origine e il fine della cose? Di cos’é realmente fatta quella che chiamiamo materia? Tutte queste domande hanno generato nuove domande a cui ancora non riusciamo a dare risposta.

Il secondo passo che possiamo compiere è iniziare ad ascoltare. Come tutte le cose anche la mente intuitiva può crescere, se solo le permettiamo di avere spazio dentro di noi. Il nostro sistema si adatta alle funzioni che chiediamo ad esso di svolgere. Se costantemente ignoriamo tutte le più piccole o grandi intuizioni della vita, senza fidarci di ciò che sentiamo, difficilmente potremo sviluppare questa capacità e imparare a distinguere ciò che intuiamo da ciò che, ad esempio, desideriamo o temiamo.

Confondere desideri e timori con le intuizioni

Questo è un grande limite. Spesso capita di confondere le nostre intuizioni con ciò che desideriamo. Vorremmo che accadessero delle cose e scambiamo questi desideri per intuizioni, alle volte senza neanche accorgerci che tutto in noi dice di prendere un’altra strada.

Un altro limite interiore ha a che fare con le paure. La paura è un’emozione utile in molti campi, che, tuttavia, soprattutto in seguito ad esperienze di forte sofferenza o, peggio, traumatiche, tende ad eccedere, impedendoci di superare confini che tendono poi regolarmente a stringersi.

Un chiaro esempio di questo sono i disturbi d’ansia e in particolare le fobie, dove la paura diviene avulsa dal contesto e ci costringe a condotte di evitamento, rinunciando a diverse attività della vita.

In questi casi la paura ci impedisce di “vedere dentro” altre possibilità, di lasciare spazio alle intuizioni, di aprire la nostra visione. Rispetto a questo è interessante notare come spesso, proprio non seguendo le intuizioni, l’eccesso di conservazione ci porta a veder accadere proprio ciò che temevamo. Meccanismo noto in psicologia come profezia che si autoavvera.

Entrare in contatto con se stessi per sviluppare la mente intuitiva

Di certo l’attività più importante che possiamo mettere in atto per sviluppare, e far crescere sempre più la nostra mente intuitiva, è la conoscenza di noi stessi. La nostra società tende a far crescere la conoscenza esteriore maggiormente rispetto a quella interiore. Ma noi siamo lo strumento con cui percepiamo e interpretiamo la realtà. Più conosceremo lo strumento e più saremo in grado di affinare la nostra percezione di ciò che é.

Conoscendo noi stessi possiamo meglio comprendere ciò che accade nella vita. Conoscere se stessi è un percorso che, prima o poi, siamo chiamati ad affrontare se vogliamo stare meglio. Conoscendo meglio noi stessi saremo maggiormente in grado di ascoltare e distinguere le diverse spinte interiori che ci guidano nella vita, iniziando a scegliere a quali dare retta nelle diverse situazioni della nostra esistenza.

Grazie alla conoscenza di noi stessi possiamo sviluppare una sempre maggiore intelligenza emotiva e imparare a fidarci sempre più della nostra visione interiore.

In questo corso online di crescita personale ho affrontato in modo più strutturato questo tema e i passi necessari per imparare a conoscere sempre meglio chi siamo e come funzioniamo.