Terapia di gruppo

La terapia di gruppo è un’occasione inestimabile per affrontare i temi importanti della nostra vita.

Terapia di gruppo - dr. Enrico Gamba

Grazie ad una terapia di gruppo è possibile lavorare su diverse questioni, sperimentando dinamiche di gruppo del tutto inedite grazie alle quali cambiare molte delle rappresentazioni interne che normalmente ci condizionano negativamente nella vita.

Nei gruppi che conduco è possibile affrontare insieme questioni importanti come i legami familiari, la realizzazione di sé, il controllo della mente, la gestione dell’ansia o la depressione, più in generale la sofferenza e il benessere che tutti vogliamo poter raggiungere nella vita.

I gruppi di terapia sono momenti di incontro dove non conta tanto ciò che si fa o che si possiede ma ciò che si è nel qui e ora della relazione. Durante l’incontro, nello stare insieme, nel condividere le questioni importanti della vita.

La differenza fra una terapia individuale e la terapia di gruppo

Come tutto nella vita ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro. La terapia di gruppo ha un vantaggio decisivo: il gruppo.

Il gruppo svolge una funzione fondamentale nella vita delle persone. Il gruppo più di tutto ci aiuta nella costruzione della nostra identità. Dal gruppo possiamo ricevere forza, sostegno, indicazioni, feedback.

Alcuni pensano che la terapia di gruppo abbia un solo vantaggio economico ma in realtà la terapia di gruppo è un intervento a sé stante con peculiarità del tutto differenti dalla terapia individuale.

Decidere di partecipare ad una terapia di gruppo non è una scelta da poco. Condividere anche con altri le proprie difficoltà e le questioni importanti della propria vita richiede una certa dose di coraggio e una buona apertura interpersonale ma spesso il farlo ha un effetto importante nel cambiamento dei nostri atteggiamenti. Nella mia esperienza il gruppo può svolgere una funzione trasformativa fondamentale, aiutando le persone a trovare uno stimolo in più per decidere di cambiare, maggiore di quello che può essere trovato in una psicoterapia individuale.

Il pro di una psicoterapia individuale è indubbiamente quella di avere il terapeuta “tutto per sé” e di poter con lui portare avanti un lavoro individualizzato, ritagliato sulle necessità di ciascuno. Il gruppo assume una funzione diversa dove l’incontro e il confronto con l’altro aiuta diversamente, permettendo l’acquisizione di nuovi punti vista, nuove visioni e, ancora più importante, nuovi modelli di relazione spendibili poi nella vita di tutti i giorni.

Il “patto” nel gruppo di terapia

Ogni gruppo ha le sue regole e i suoi rituali. Anche i miei gruppi di terapia hanno dei fondamenti condivisi esplicitati all’ingresso del gruppo e ricordati strada facendo. Ecco di seguito alcuni.

La riservatezza

Una delle regole d’oro è di certo la riservatezza. In gruppo si condivide al vita, gli aspetti importanti di essa, le questioni che maggiormente ci stanno a cuore. La riservatezza è naturalmente d’obbligo. Viene chiesto, firmando anche una dichiarazione all’inizio del percorso, di non rivelare l’identità delle persone che partecipano al gruppo e ovviamente le loro storie.

Il non giudizio

Uno dei temi su cui si lavora è quello del non giudizio. Imparare a non giudicare l’altro è il primo passo per smettere di giudicare noi stessi. Il gruppo diviene così il luogo ideale nel quale riuscire a riconoscersi nell’altro, incontrando sia ciò che amiamo come anche ciò che temiamo. L’altro è lo specchio migliore di noi stessi. Nel gruppo non vengono accettati giudizi verso l’altro.

Il rispetto dell’altro e di noi stessi

Nel gruppo di terapia non conta tanto ciò che si ha o si è fatto, non si sta insieme per dar mostra di sé o del proprio lavoro ma per andare in profondità nelle dinamiche che ci legano a sofferenza e povertà. Per creare relazioni sempre più virtuose ed arricchenti. Le interazioni che si sviluppano nel gruppo sono guidate ad essere quanto più rispettose e amorevoli possibile. Non vengono accettati commenti o prese di posizione su quanto detto o portato dall’altro. La questione è quella di ascoltare l’altro e di ascoltare sé stessi, cercando di arrivare ad una visione sempre più ampia che comprenda lo sguardo di tutti.

La suddivisione del tempo

Una delle questioni importanti quando si sta insieme è la suddivisione del tempo. Durante gli incontri viene chiesto ai partecipanti di non prendere troppo spazio rispetto agli altri. Per chi invece tende a parlare meno viene in genere fatto presente l’importanza di condividere anche se vige sempre la regola del rispetto soprattutto dei tempi dell’altro.

Gli strumenti nella psicoterapia di gruppo

Nel mio lavoro di psicologo a Milano uso in genere diversi strumenti. Il primo è di certo la parola, la condivisione di conoscenza ed esperienza, il confronto, l’ascolto.

Oltre a questi negli anni ho maturato diverse competenze che trovo estremamente efficaci da utilizzare per facilitare il percorso trasformativo delle persone.

Mindfulness in terapia di gruppo

Ogni sessione inizia con dieci-quindici minuti di meditazione Mindfulness (per questo motivo viene richiesta la puntualità). La Mindfulness è un tema che accompagna i miei gruppi di terapia. La quintessenza della Mindfulness, in un ottica transpersonale è quella di superare noi stessi, di liberarci da quei continui pensieri e da quelle emozioni che ci legano alla sofferenza.

Durante gli incontri imparerai quindi a meditare, sempre più.

L’ipnosi in gruppo

Un altro strumento che amo molto utilizzare e che proporrò a te e ai tuoi compagni di viaggio è l’ipnosi. L’ipnosi in terapia è uno strumento davvero efficace per andare a lavorare sui nostri modelli interni. Utilizzo regolarmente diverse tipologie di ipnosi come l’ipnosi metaforica, eriksoniana o regressiva. Useremo anche l’immaginazione attiva per lavorare soprattutto con il familiare.

Metodi attivi

Un altro strumento che amo molto utilizzare in gruppo è il corpo. I metodi attivi presuppongono l’utilizzo e la partecipazione del corpo, in esso d’altro canto conserviamo tutte le nostre memorie emotive più importanti. Insieme faremo rappresentazioni familiari, useremo la Gestalt, esploreremo la rappresentazione dei nostri modelli interni con le Costellazioni Strutturali.