Comunicazione efficace, come fare?
Che cos’è la comunicazione efficace e sopratutto come possiamo sviluppare quest’importantissima competenza? In quest’articolo cercherò di rispondere a queste domande.
Vediamo prima di tutto che cos’è la comunicazione.

Comunicazione deriva dal latino communicare e significa propriamente mettere in comune, condividere. La vera comunicazione è quindi condivisione, partecipazione, costruzione di un dialogo aperto. Un’altra traduzione di questo termine facilmente associabile alla prima è compiere il proprio dovere con gli altri. Come se comunicare significasse svolgere questa funzione fondamentale e doverosa a livello sociale di mettere in comune conoscenze, esperienze, vita.
Ciascuno di noi è chiamato nella comunicazione a portare sé stesso, assicurandosi che ciò che porta venga compreso e condiviso realmente. Questa è già di per sé una buona definizione di comunicazione efficace.
Ma quali sono i confini della comunicazione? Ad esempio, è possibile non comunicare? Secondo alcune correnti di studio la comunicazione è qualcosa che esiste a priori, in ciascuna circostanza, sempre. Comunicare sarebbe impossibile.
Prova a pensare a quanto valore hanno certi silenzi, un gesto, uno sguardo o certe azioni.
Tutto potenzialmente comunica qualcosa, il modo in cui siamo vestiti, l’inflessione della nostra voce, i segni sul nostro viso. Anche la deliberata assenza di comunicazione equivale ad un atto comunicativo molto forte e determinato.
Ma che cos’è allora la comunicazione efficace?
Come dicevo comunicazione efficace è quando riusciamo davvero a portare noi stessi o il messaggio che vogliamo veicolare all’altro. Perché ciò avvenga è necessario che tutte le domande successive siano chiaramente soddisfatte:
- Cosa voglio comunicare?
- A chi?
- Come?
- Con quale tempo?
- Da cosa comprenderò che il messaggio è arrivato?
Non basta saper cosa si vuole dire se non abbiamo chiaro il come lo faremo. Possiamo avere delle grandi verità da comunicare al mondo ma se non abbiamo gli strumenti per farlo tutto il nostro valore andrà perduto.
Allo stesso tempo, possiamo parlare per ore con una persona avendo perfettamente chiaro ciò che vogliamo dirle e il modo per farlo ma se non siamo in grado di accertarci che l’altro abbia realmente compreso ciò che volevamo trasmettergli è possibile che daremo per scontate cose che scontate non sono.
Paul Watzlawick e la circolarità della comunicazione
Un tempo si pensava che la comunicazione si realizzasse semplicemente grazie al fatto che ci fosse qualcuno che emetteva un messaggio e qualcun altro li pronto a recepirlo.
In realtà grazie agli studi della pragmatica della comunicazione (di cui Watzlawick è il maggior esponente) ci si è resi conto che la comunicazione è circolare, che in ogni interazione sociale siamo immersi in una relazione con l’altro che influenza istante dopo istante la nostra comunicazione.
Ogni cosa che diciamo o facciamo genera nell’altro una reazione. Essere in grado di cogliere gli infiniti feedback che ci arrivano dall’altro, nel mentre del processo comunicativo, è un’abilità fondamentale da sviluppare per diventare un buon comunicatore.
Oggi si sa, quando comunichiamo è il livello non verbale a veicolare i messaggi più importanti. Possiamo avere dei contenuti interessanti ma ciò che rimarrà sopratutto alle persone sarà il modo in cui li avremo detti. Quando comunichiamo i corpi si parlano e così fanno gli inconsci. E questo avviene continuamente che lo si voglia o meno.
Diventare in grado di leggere il non verbale, di cogliere gli infiniti segnali che ci possono guidare nella comunicazione è un arte a tutti gli effetti. Sviluppare quest’attitudine ci permette di raggiungere sempre più l’altro, di entrare in contatto con lui, di sviluppare un empatia sempre più profonda.
Mindfulness e comunicazione efficace
Per fare questo tuttavia la prima grande qualità che dobbiamo sviluppare è quella di essere in grado di ascoltare, di essere davvero presenti all’altro, di stare con l’altro.
Questo è uno dei traguardi più importanti da raggiungere per una comunicazione efficace: essere in grado di ascoltare, di osservare, di essere davvero li.
In genere mentre parliamo con qualcuno o anche con una platea di persone, può capitarci di essere avvinti dal nostro consolidato modo di pensare. Se la nostra mente è abituata a rimuginare continuamente su passato e futuro, su ciò che è stato o su ciò che dovrebbe essere, molto probabilmente anche durante la comunicazione interpersonale essa continuerà nel suo incessante lavorio, impedendoci di essere davvero presenti al dispiegarsi dell’esperienza. A ciò che accade nel qui e ora della relazione, oltre ovviamente a prendersi buona parte delle nostre risorse ed energie.
Perché la Mindfulness è importante per una comunicazione efficace? Semplicemente perché la Mindfulness ci insegna giorno dopo giorno ad educare la nostra mente, a riportarla al presente, a ciò che effettivamente accade dentro e fuori di noi.
La Mindfulness ha l’incredibile potere di togliere il pilota automatico, di farci ritornare al timone della nostra nave, alla guida della nostra vita.
Quante volte ci capita di non essere in grado di accorgerci degli effetti delle piccole interazioni di ogni giorno su di noi?
Il pilota automatico nelle relazioni
La grande qualità della nostra mente è quella di apprendere e di ripetere sempre più in automatico ciò che viviamo ogni giorno della nostra vita. Questo funzionamento ha alla base un preciso correlato neuronale. Ogni volta che riviviamo qualcosa questo si consolida dentro di noi, divenendo sempre più spontaneo ed automatico.
Le relazioni subiscono lo stesso trattamento, con il risultato che nel tempo non siamo più nemmeno in grado di accorgerci della loro influenza su di noi.
Il pilota automatico delle relazioni non ci permette ad esempio di accorgerci come incontrando certe persone o vivendo certe interazioni aumenta o diminuisce il nostro battito cardiaco, la pressione arteriosa, la sudorazione, ci emozioniamo, in positivo o in negativo ecc..
Tutto questo ovviamente compromette notevolmente il nostro stile comunicativo portandoci nei casi estremi ad un’assoluta incapacità di comunicazione con l’altro o peggio all’idea di non poter far nulla per farci comprendere e comprendere.
Purtroppo nel mio lavoro mi capita spesso di vedere coppie cadute in questo tranello e non più in grado di spezzare i consolidati modelli di interazione. (Se ti trovi anche tu in questa situazione potrebbe forse interessarti questo post su come superare una crisi di coppia).
Ciò che dobbiamo imparare a fare per sviluppare una comunicazione efficace è prima di tutto imparare a fermarci, ascoltarci, interromepre il pilota automatico, stare davvero con noi stessi e iniziare a percepire che cosa avviene dentro e fuori di noi.
Questo primo passo diventerà la base di partenza per sviluppare un’ascolto reale nei confronti dell’altro e quindi il presupposto per cogliere gli infiniti feedback che l’altro ci invia, per comprendere limiti e portata di ciò che vogliamo trasmettere e quanto questo possa essere effettivamente accolto e compreso.
Comunicazione efficace ed empatia
La comunicazione efficace è quindi il risultato di un insieme di abilità che necessitano di essere sviluppate, riassumibili prima di tutto nella capacità di fermarci e stare nel presente, con noi stessi e e con l’altro.
Questo percorso ci porta inevitabilmente all’empatia, alla comprensione, ad accorgerci di che cosa l’altro effettivamente vive e perché. Se riusciamo davvero a fermarci, ad ascoltarci, ad interrompere il continuo lavorio mentale che contraddistingue le nostre vite, ciò che accade è che andiamo più profondamente in noi stessi, oltre il nostro singolo punto di vista, in una dimensione più ampia in cui è naturale comprendere l’altro.
Da questo livello di profondità la comunicazione può avvenire ad un livello davvero più profondo, in cui questa stessa connessione con noi stessi ci connette all’altro, e ci permette quindi di comunicare con una facilità disarmante.
Probabilmente ti sarà capitato di sperimentare livelli di tali di comunicazione magari con una persona particolarmente cara, un vero amico, un compagno o una compagna davvero speciale.
L’ideale per una comunicazione efficace è quello di riuscire a sviluppare e mantenere sempre più questo livello di profondità e riuscire così ad essere sempre in contatto, sempre in grado di trasmettere e ricevere con grande apertura.
Controllare la mente come primo passo per una comunicazione efficace
Imparare a controllare la nostra mente, insegnandole a focalizzarsi giorno dopo giorno su ciò che accade realmente dentro e fuori di noi è quindi un presupposto fondamentale per poter sviluppare una comunicazione efficace.
Nel video qui di seguito parlo della Mindfulness e della comunicazione e di come la Mindfulness ci possa aiutare nello sviluppare una comunicazione sempre più in grado di creare contatto.
La Mindfulness è una tecnica davvero incredibile, che presenta fra i suoi innumerevoli vantaggi anche quello di guidarci verso questa dimensione più profonda di noi stessi.
Grazie alla pratica di consapevolezza siamo in grado di apprendere in modo pratico e diretto la capacità di ascoltare di comprendere, di essere, di essere davvero.
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