Perché parlare di creatività? Perché la creatività è così importante nelle nostre vite?
Creatività viene dal latino creare ed è strettamente collegata alla capacità di dar vita.
E’ grazie alla creatività che siamo in grado di generare nuove idee, trovare soluzioni, innovare, immaginare nuove possibilità.
Inutile spiegare quanto sia grande l’importanza di questa capacità fondamentale dell’uomo.
La creatività è una funzione superiore della nostra mente. In grado di fare sintesi di informazioni complesse, di creare nuove conoscenze a partire da quanto già conosciuto. E’ una diretta manifestazione della nostra intelligenza.
La creatività oggi
In una società oggi sempre più complessa e articolata in cui sono presenti infinite offerte diverse, saper innovare, creare, trovare nuove soluzioni diventa fondamentale.
Oggi la società, le aziende, la comunità, ha bisogno di persone in grado di creare nuovi piani di realtà, nuove strade da percorrere.
Spesso tuttavia la creatività diventa più un business. Un prodotto commerciale, un continuo esercizio per differenziarsi senza mai riuscire a trovarsi.
La vera creatività, quella che realmente nasce dal nostro “essere creatori”, ha un anima, un sentire. Ha un’essenza più profonda che subito fa comprendere il proprio valore.
La creatività porta bellezza e la bellezza ci riconnette alla nostra essenza, alla nostra stessa radice.
La creatività come via per ritornare a casa
Nel corso dei millenni la creatività è sempre stata utilizzata dall’uomo per rientrare in contatto con sé stesso, per integrare parti di sé scisse. Non a caso Symbolum dal latino significa integrare, riunire. E la creatività fa questo, riunisce, mette insieme. Lo fa attraverso simboli, immagini, parole.
Essere creativi vuol dire prima di tutto essere in contatto con sé stessi. Essere in grado di ascoltarsi e tradurre nella realtà ciò che sentiamo e percepiamo. In questo senso la creatività è uno strumento fondamentale per riuscire a vivere meglio. La creatività non a caso viene spesso utilizzata in ambito terapeutico, nell’arte terapia, nella musicoterapia. Proprio perché creare ci riporta a casa, ci riporta a noi stessi.
In questo video spiego sette semplici esercizi per sviluppare la creatività.
Sviluppare creatività
Si, perché la creatività può essere sviluppata. Non è fissa come alle volte si può credere. Ciascuno di noi può sviluppare la propria creatività semplicemente essendo sé stesso.
Prova ad immaginare un albero. Un albero crea di continuo, tutta la sua vita è dedicata a questo. Frutti, foglie, rami, radici. Creare è il suo istinto naturale, il suo programma di base. Semplicemente lo fa e basta. Anche noi abbiamo questa stessa vocazione, dobbiamo solo imparare a recuperarla.
Per fare questo dobbiamo reimparare a stare con noi stessi, ad ascoltarci, a percepirci e a seguire le nostre naturali propensioni.
Creatività ed autostima
La creatività è strettamente legata all’autostima, perché è proprio questa che ci permette di sviluppare il coraggio e la fiducia nel portare all’esterno ciò che sentiamo o viviamo dentro.
La nostra società, e più in generale i sistemi culturali in cui nasciamo, alle volte ci spingono a chiuderci in schemi di riferimento precostituiti. Ad accettare ciò che già è.
Semplicemente ci troviamo a doverci adeguare a quelle che sono le esigenze familiari, culturali, sociali. Spesso senza darci il giusto tempo di interrogarci su che cosa davvero vogliamo, su quali siano le cose davvero per noi importanti. Su quali sono le nostre aspirazioni o inclinazioni naturali.
Quest’atteggiamento è oggi causa di un dilagare così pressante di disagio e malattia mentale. D’altro canto se non sei te stesso vivrai la vita di un altro e se farai così è molto difficile che tu possa star bene.
La creatività nei bambini
Sin da piccoli noi esseri umani siamo creativi, originali, innovativi. Tutto il nostro sviluppo è costellato da episodi in cui cerchiamo di espandere le nostre esperienze e conoscenze, in cui cerchiamo di creare. Il modo migliore per aiutare un bambino a diventare un adulto creativo è quello di supportarlo, di seguirne le naturali inclinazioni, di farlo sentire adeguato e amato.
Troppo spesso mi capita di vedere genitori che a causa della loro storia non riescono a vedere i propri figli, le loro specificità.
Ciascuno di noi è unico, un essere completamente diverso da tutti gli altri. Anche gemelli omozigoti crescendo mostrano sempre più chiaramente le tante differenze. L’unicità di ciascuno va rispettata, alimentata, utilizzata come un patrimonio inestimabile.
Ciascuno di noi rappresenta una porzione di Universo che nasce e muore con noi, e va rispettata.
I figli andrebbero aiutati a diventare sé stessi a crescere in fiducia e autostima, a diventare esploratori curiosi e non semplici esecutori di ciò che è stato già creato da altri.
Il compito specie specifico dell’adolescente
Oggi le neuroscienze hanno mostrato come in adolescenza le persone siano molto meno in grado di controllare gli impulsi rispetto agli adulti. Questo accade perché a livello neuronale è come presente una separazione fra le zone superiori del cervello, deputate maggiormente al controllo e quelle inferiori, più legate a istinti ed emozioni. Secondo Siegel questo meccanismo neuronale sarebbe fondamentale per l’evoluzione della nostra specie.
Gli adolescenti avrebbero il compito specie specifico di creare nuovi piani di realtà, di creare nuove possibilità, nuove occasioni.
Sono gli adolescenti, le nuove generazioni che in genere hanno la forza e il coraggio di cambiare le conoscenze precostituite, di cercare nuove strade, di realizzare nuovi sogni.
Pensa a tutte le grandi creazioni dell’ultimo secolo, in genere sono state realizzate da persone visionarie, creative, coraggiose, in grado di immaginare cose che gli altri non si sarebbero neanche sognati. Pensa ai fratelli Wrigth, a Steve Jobs, a Mark Zuckerberg, persone normali che tuttavia hanno voluto seguire un idea, forse un sogno, e che grazie al loro credere in sé stesse hanno condizionato così tanto la vita degli altri.
Siamo tutti creatori
Tutti siamo creatori. Tutti abbiamo accesso ad un’infinità di intuizioni e possibilità, è solo che la maggior parte di noi non utilizza queste intuizioni o non ha il coraggio di seguirle fino in fondo. Questo avviene spesso perché semplicemente non abbiamo imparato a credere in noi stessi, a seguire ciò che in realtà nel più profondo sentiamo.
Ciò che accade è che semplicemente inconsapevolmente continuiamo a creare una realtà molto lontana dai nostri bisogni, da ciò che più intimamente sentiamo. E’ come se permettessimo a quella che percepiamo come la “realtà” di prendere il sopravvento e di prendere sempre più piede nella nostra interiorità, facendoci pensare di essere in definitiva senza potere.
In realtà siamo noi che dovremmo prendere le redini della nostra vita, recuperare i nostri sogni, le nostre intuizioni e visioni. Credere in noi stessi. Questo e solo questo, ci permetterà di sviluppare sempre più la vera creatività.