Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica in cui una persona o un gruppo di persone cercano deliberatamente di far dubitare la vittima della propria percezione, memoria o sanità mentale. Il termine deriva dal titolo di un’opera teatrale del 1938 chiamata “Gas Light” tradotta in italiano come “Luce a gas”, un’opera teatrale scritta da Patrick Hamilton.
Questo dramma psicologico ha dato origine al termine “gaslighting”, utilizzato per descrivere una forma di manipolazione psicologica in cui una persona induce un’altra a dubitare della propria percezione della realtà.

Jack, Bella e le luci a gas
La trama ruota attorno a Jack Manningham e sua moglie Bella. Jack è un uomo manipolatore e controllante che cerca deliberatamente di far impazzire sua moglie Bella. Egli dimostra un comportamento sempre più oppressivo e sottile, inducendo Bella a credere di essere instabile mentalmente.
Il titolo stesso dell’opera deriva da uno degli elementi chiave della trama: Jack cerca di far sembrare a Bella che lei stia diventando pazza, abbassando gradualmente le luci a gas in casa e poi negando di farlo quando Bella se ne accorge. Questa manipolazione sistematica della percezione di Bella sulla realtà costituisce il nucleo dell’opera.
La storia esplora il tema della manipolazione emotiva e psicologica in una relazione coniugale. Jack utilizza una serie di tattiche per minare la fiducia e la sicurezza di Bella, portandola a dubitare di sé stessa e delle proprie percezioni. In questo contesto, l’opera evidenzia la potenza e la sottigliezza del controllo psicologico, e mette in luce l’effetto devastante che può avere sulla mente e sull’autostima della vittima.
“Gas Light” ha ricevuto apprezzamenti per la sua capacità di creare tensione psicologica e per la rappresentazione accurata della manipolazione emotiva. L’opera teatrale ha avuto un notevole impatto culturale, tanto che ha dato vita al termine “gaslighting”, utilizzato ampiamente per descrivere il comportamento manipolativo che induce dubbi sulla percezione della realtà di una persona.
La trama di “Gas Light” è stata adattata in vari film e serie televisive nel corso degli anni, mantenendo la sua rilevanza nella cultura popolare come esempio emblematico di manipolazione psicologica all’interno delle relazioni interpersonali.
Le fasi del gaslighting
Dopo un primo momento che potrebbe essere paragonato al più classico “love bombing” del manipolatore narcisista, secondo Gruda (2020) il gaslighting prevede tre fasi distinte:
- La prima fase si caratterizza per una distorsione della comunicazione. La vittima non riesce più a comprendere il manipolatore. Le conversazioni sono segnate da silenzi ostili e commenti destabilizzanti. Questo lascia la vittima disorientata e confusa, immersa in un mare di incertezze.
- Nella seconda fase, la vittima tenta di difendersi. Cerca di far comprendere al suo aggressore che ciò che viene detto non corrisponde alla realtà; cerca di instaurare un dialogo insistente nella speranza di modificare il comportamento del gaslighter. La vittima si sente investita di un compito cruciale: crede che le sue capacità di ascolto e di dialogo possano cambiare l’atteggiamento dell’abusante.
- La terza fase rappresenta un declino verso la depressione. La vittima finisce per credere che ciò che l’abusante dice su di lei sia veritiero, si rassegna e diventa insicura, estremamente vulnerabile e dipendente. In questa fase, la pervasività del disturbo relazionale raggiunge il suo apice: la violenza diventa cronica e la vittima inizia a credere non solo nella ragione, ma anche nella bontà del manipolatore, che spesso viene idealizzato.
Lo scopo finale del gaslighter è quello di ridurre la vittima in una condizione di confusione e sudditanza che apre alla possibilità di soddisfare completamente i propri bisogni egoistici.
Quando la manipolazione inizia da bambini
Un altro fattore predisponente ed estremamente limitante è quando la manipolazione psicologica inizia da bambini. Avere genitori che manipolano e inducono l’altro a mettere continuamente in discussione la propria percezione può avere gravi conseguenze sullo sviluppo del bambino, rendendolo anche più soggetto a quelle stesse manipolazioni da adulto.
Visto che i bambini hanno ancora una comprensione in via di sviluppo del mondo e delle relazioni, possono essere particolarmente vulnerabili ad alcune forme di abuso.
- Negazione della realtà: I genitori o le figure di autorità potrebbero negare eventi o fatti che i bambini percepiscono chiaramente come reali. Ad esempio, potrebbero negare di aver promesso qualcosa o di aver detto certe parole.
- Manipolazione delle emozioni: Il bambino potrebbe essere costretto a credere che le proprie emozioni o reazioni siano sbagliate o esagerate. Potrebbero essere ridicolizzati per le loro reazioni emotive normali.
- Rivendicazioni della verità: Chi pratica il gaslighting può affermare di sapere meglio o di avere la verità assoluta, portando il bambino a dubitare delle proprie percezioni o a sentirsi confuso.
- Minimizzazione delle esperienze del bambino: I bambini potrebbero essere convinti che le loro esperienze o sentimenti non siano importanti o validi.
- Manipolazione delle relazioni: La persona che pratica il gaslighting potrebbe influenzare le relazioni del bambino, cercando di isolare il bambino da altre fonti di supporto o manipolando il modo in cui il bambino percepisce gli altri.
Il gaslighting infantile può compromettere la fiducia in se stessi, la percezione della realtà e la capacità di costruire relazioni sane. Inoltre, i bambini potrebbero crescere credendo di non essere in grado di fidarsi delle proprie intuizioni o percezioni, influenzando negativamente la loro salute mentale nell’età adulta.
Le caratteristiche di un autore di gaslighting
Propio come nella rappresentazione teatrale, un autore di gaslighting è una persona che pratica forme subdole di manipolazione psicologica per controllare e influenzare gli altri. Queste persone di solito manifestano una serie di caratteristiche e comportamenti specifici:
- Narcisismo: Gli autori di gaslighting spesso mostrano tratti narcisistici. Sono concentrati su se stessi, hanno un ego tronfio e credono di essere superiori agli altri. Utilizzano il controllo per alimentare il loro ego e mantenere il loro senso di potere.
- Abilità manipolative: Sono abili nel manipolare le emozioni e le percezioni degli altri. Utilizzano tattiche subdole come la negazione, la distorsione della realtà, la ridicolizzazione delle emozioni altrui e la creazione di confusione per ottenere ciò che vogliono e mantenere il controllo.
- Mancanza di empatia: Spesso mostrano una mancanza di empatia verso gli altri. Non riescono a comprendere o preoccuparsi dei sentimenti altrui e manipolano le emozioni degli altri senza esitazione per raggiungere i propri obiettivi.
- Costante bisogno di controllo: Gli autori di gaslighting desiderano controllare gli altri e le situazioni. Vogliono che gli altri si adeguino alla loro visione della realtà e utilizzano la manipolazione per ottenere questa conformità.
- Abilità di distorcere la verità: Sono in grado di distorcere la verità in modo convincente. Possono inventare informazioni o cambiare la narrazione degli eventi per confondere e far dubitare gli altri.
- Mancanza di responsabilità: Raramente si assumono la responsabilità per i loro comportamenti dannosi. Spesso incolpano gli altri per le loro azioni, negando qualsiasi responsabilità per il dolore o il danno che causano.
- Sfida costante delle percezioni altrui: Mettono in dubbio costantemente le percezioni degli altri, portando le persone a dubitare delle proprie convinzioni e a dipendere dalle informazioni fornite dal manipolatore.
- Isolamento delle vittime: Possono isolare le persone dal sostegno esterno, creando dipendenza emotiva e rendendo le vittime più suscettibili alla loro manipolazione.
In buona sostanza si tratta di persone cattive che possiedono diverse caratteristiche del più generale fattore D, il fattore “dark” della personalità, studiato in psicologia come il fattore della cattiveria.
Il manipolatore sceglie consapevolmente di voler distorcere la percezione di se stessa della vittima, al fine di indebolirne il pensiero e la forza d’animo. Insinuando il dubbio il manipolatore cerca di rendere la vittima sempre più malleabile e dipendente, sempre più incapace di prendere posizione e difendersi.
D’altro canto, se dubito delle mie stesse percezioni naturalmente tenderò ad affidarmi sempre più a chi percepisco come maggiormente forte ed autorevole.
Quali sono le caratteristiche di una vittima di gaslighting
Il gaslighting può verificarsi in molte relazioni e contesti diversi, ma alcune persone potrebbero essere più suscettibili a subirlo rispetto ad altre. Alcuni fattori che potrebbero rendere una persona più vulnerabile al gaslighting includono:
- Bassa autostima: Le persone con una bassa autostima possono essere più inclini a dubitare delle proprie percezioni e a dipendere maggiormente dall’opinione degli altri. Questo può renderle più suscettibili a essere influenzate e controllate attraverso il gaslighting.
- Stress o fragilità emotiva: Individui che affrontano stress significativi, traumi passati o problemi emotivi potrebbero essere più inclini a essere preda di manipolazioni psicologiche, poiché potrebbero cercare disperatamente sostegno o validazione dalle persone attorno a loro.
- Disuguaglianza di potere: Le relazioni in cui c’è un forte squilibrio di potere, come quelle tra un datore di lavoro e un dipendente, un partner dominante e uno sottomesso, o tra genitore e figlio, possono predisporre alla manipolazione e al gaslighting. La parte più vulnerabile potrebbe sentirsi meno in grado di contestare o resistere alla manipolazione.
- Desiderio di approvazione: Chi ha un forte desiderio di approvazione dagli altri potrebbe essere più incline a ignorare i segnali di allarme e accettare informazioni distorte o manipolative, pur di mantenere l’approvazione o l’affetto dell’altro.
- Mancanza di consapevolezza sulla manipolazione psicologica: Individui che non sono consapevoli dei segni di manipolazione o gaslighting potrebbero essere più inclini a essere influenzati senza rendersene conto.
- Stato di dipendenza finanziaria o emotiva: Chi è finanziariamente o emotivamente dipendente dalla persona che esercita il gaslighting potrebbe sentirsi intrappolato nella relazione e quindi essere meno incline a riconoscere e affrontare la manipolazione.
- Empatia e tolleranza: Le persone empatiche e tolleranti potrebbero dare il beneficio del dubbio più facilmente agli altri, permettendo agli aggressori di manipolare e controllare più facilmente la situazione.
In realtà nessuno è immune al gaslighting, le dinamiche di manipolazione possono verificarsi in qualsiasi tipo di relazione. Riconoscere i segnali di avvertimento e lavorare sulla propria consapevolezza, autostima e capacità di stabilire confini sani possono aiutare a proteggersi da situazioni manipolative.
Inoltre, anche se siamo persone stabili, che non presentano questi tratti distintivi, siamo persone, e, in quanto tali, soggette al mutamento. Potrebbe capitare di trovarsi in un momento di maggiore instabilità emotiva, o di maggiore stress e avere la sfortuna di incontrare qualcuno che iniziasse a manipolarci sfruttando il nostro momento di debolezza. Nel tempo la manipolazione potrebbe così indebolirci sempre più causando un vero e proprio danno.
Come accorgerci del gaslighting
Il gaslighting può assumere molte forme sottili e non sempre è evidente all’inizio. Tuttavia alcuni segnali potrebbero indurci in allarme:
- Negare la realtà: il manipolatore nega fatti evidenti o eventi accaduti, facendo dubitare alla vittima la propria percezione della realtà.
- Minimizzare o ridicolizzare le emozioni: la vittima potrebbe sentirsi sminuita, facendo sembrare che le sue emozioni non siano valide o siano eccessive.
- Creare confusione: il manipolatore può introdurre informazioni contraddittorie per confondere la vittima, rendendola incerta su cosa sia vero.
- Sfida costante: il manipolatore può continuamente mettere in discussione le convinzioni o le opinioni della vittima, causando una perdita di fiducia nelle proprie idee.
- Isolarsi dalla famiglia o dagli amici: il manipolatore potrebbe cercare di isolare la vittima, facendole sentire che solo lui possa capirla veramente.
- Proiezione: il manipolatore attribuisce alla vittima comportamenti o motivazioni negative che in realtà sono proprie.
Il gaslighting si manifesta attraverso una serie di tattiche sottili e coercitive. Uno degli aspetti cruciali è la negazione della realtà o la distorsione dei fatti. Il manipolatore può costantemente negare eventi che sono accaduti, convincendo la vittima che le proprie esperienze e percezioni sono errate o distorte. Ciò crea un ambiente in cui la vittima inizia a dubitare delle proprie capacità cognitive e della propria memoria.
Un altro aspetto chiave è il minare la fiducia della vittima nelle proprie emozioni e sensazioni. Il manipolatore potrebbe minimizzare o ridicolizzare i sentimenti della vittima, facendole credere che le sue emozioni siano esagerate o non valide. Questo porta la vittima a dubitare della legittimità delle proprie reazioni emotive, causando confusione e una crescente dipendenza emotiva dal manipolatore.
Il manipolatore potrebbe anche introdurre informazioni contraddittorie o cambiare la narrazione degli eventi in modo da confondere e far dubitare la vittima della realtà. Questo porta alla perdita di fiducia nelle proprie percezioni e alla dipendenza dal manipolatore per comprendere la realtà circostante.
Le conseguenze del gaslighting possono essere gravi e durature. Le vittime possono sviluppare bassa autostima, ansia, depressione e problemi di fiducia in se stesse e nelle proprie capacità decisionali.
Come proteggersi dal gaslighting
Il gaslighting è una forma di abuso psicologico che mira a far dubitare della propria sanità mentale o percezione della realtà attraverso manipolazioni e invalidazioni costanti. Proteggersi dal gaslighting può essere difficile ma ecco alcuni suggerimenti:
- Aumenta la consapevolezza: Informarsi sul gaslighting è il primo passo. Riconoscere i segnali può aiutare a identificarlo quando si verifica.
- Affidati a persone di fiducia: Mantieni stretti legami con amici, familiari o professionisti di fiducia che ti sostengano e siano disposti ad ascoltarti senza giudizio.
- Tieni un diario: Tenere traccia degli eventi può essere utile per ricordare le situazioni in cui hai dubitato della tua percezione. Questo può aiutare a confrontare la realtà con la narrazione manipolativa.
- Stabilisci confini sani: Impara a riconoscere quando qualcuno sta cercando di manipolarti e sii chiaro sui tuoi limiti. Se qualcuno supera questi confini, sii pronto a difenderli.
- Cerca supporto professionale: Parla con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio la situazione e a sviluppare strategie per affrontarla.
- Lavora sulla tua autostima: Mantenere un buon livello di autostima può aiutarti a resistere meglio al gaslighting. Sviluppa un atteggiamento positivo verso te stesso e credi nelle tue capacità.
- Fai pause e distacco: Se ti rendi conto di essere manipolato o confuso da qualcuno, prenditi del tempo per te stesso. Fai attività che ti rilassano e ti permettono di riflettere in modo obiettivo sulla situazione.
- Sii critico: Interroga sempre la narrazione che ti viene presentata. Non accettare senza riserve le informazioni se senti che vanno contro la tua esperienza o la realtà conosciuta.
- Affronta il manipolatore: Quando possibile, affronta apertamente il manipolatore sul suo comportamento senza aggressività ma in modo assertivo, evidenziando i comportamenti specifici che ti preoccupano.
- Sii sicuro di te: Conosci i tuoi valori, le tue opinioni e la tua realtà. Mantenere la sicurezza in se stessi può aiutarti a respingere il tentativo di manipolazione.
Ricorda che, in alcuni casi, la soluzione migliore potrebbe essere allontanarsi definitivamente dalla persona che pratica il gaslighting. La tua salute mentale è importante, e non dovresti esitare a cercare aiuto se ti trovi in una situazione di abuso psicologico.