Attacchi di Panico, come e perché.

Che cosa sono gli attacchi di panico

Gli attacchi di panico sono in genere associati a significativi cambiamenti nel comportamento, ad una paura che l’attacco si ripresenti, a episodi che ricorrono con una certa regolarità.

Si possono avere palpitazioni, aumento del battito cardiaco, tremori, un senso di soffocamento, nausea, paura di impazzire o di morire e altro ancora. Nei casi di attacchi di panico ciò che conta capire è che il panico, oltre ad essere un sintomo su cui è possibile e doveroso intervenire, è un segno che ci indica in quale direzione rivolgere la nostra attenzione.

Attacchi di Panico - Psicologo Milano

Gli attacchi possono insorgere conseguentemente ad un periodo prolungato di stress o ad uno stress particolarmente intenso. Spesso le persone riportano di aver avuto attacchi di panico in seguito a periodi difficili, separazioni, malattie, interventi, traumi.

Il panico può essere tuttavia interpretato come un segno che indica una precisa difficoltà in un ambito di vita, al lavoro, in famiglia, nella coppia. In generale, laddove vi sia una predisposizione, grossi cambiamenti di vita, se non gestiti bene, possono portare elevati livelli di stress che, se prolungati nel tempo o troppo intensi, a loro volta possono condurre allo sviluppo di una reazione così intensa del nostro organismo.

Attacchi di panico e neurologia

A livello neurologico le evidenze mostrano come gli attacchi coinvolgano zone del cervello come l’amigdala, deputata alla gestione delle emozioni e in particolare della paura. Sembra che sia proprio l’amigdala ad essere coinvolta nel processo di valutazione di una situazione di pericolo. Chi soffre di attacchi di panico spesso si trova nella condizione di ritenere che quanto gli stia capitando sia estremamente pericoloso e, in casi limite, che possa addirittura condurlo anche alla morte. Tali pensieri portano a sviluppare un’ansia anticipatoria con un progressivo peggioramento della situazione.

Il nostro sistema mente corpo reagisce con una scarica che coinvolge le zone più profonde del nostro cervello, impedendoci di utilizzare le nostre funzioni corticali superiori e di comprendere quindi con lucidità che cosa ci sta effettivamente accadendo. E’ per questo che durante gli attacchi di panico non siamo più in grado di eseguire semplici ragionamenti ma anzi, siamo pervasi da paure spesso razionalmente immotivate che ci inducono a pensare il peggio.

Lo stesso circuito neuronale attivato è quello alla base dei disturbi d’ansia.

Gli attacchi di panico sono infatti strettamente connessi ad una condizione di ansia che tende con forza a consolidarsi nella nostra vita. Accade così che anche solo la paura di poter avere ancora degli attacchi genera in noi dei livelli di allerta talmente alti da predisporci a poter subire proprio ciò che più temiamo.

Quando si presentano gli attacchi di panico

Secondo l’American Psychological Association gli attacchi si presentano soprattutto nell’adolescenza o nella prima età adulta, sia in concomitanza di eventi convenzionalmente positivi come un matrimonio, la nascita di un figlio, il conseguimento di un titolo o un avanzamento di carriera e sia eventi negativi come la morte di un parente, specialmente se prematura, un incidente, una relazione eccessivamente conflittuale. Un altro fattore riscontrato è che spesso gli attacchi di panico sono transgenerazionali. La probabilità di soffrire di attacchi di panico se qualcuno nella nostra famiglia soffrire dello stesso disturbo è alta.

Quando arriva un attacco in genere non si è consapevoli delle ragioni profonde per cui si sta provando una reazione così intensa e questo contribuisce ancora di più a metterci in difficoltà. Spesso inoltre il forte disagio viene semplicemente associato alle circostanze del momento (come nel caso della paura di volare), spingendoci ad evitare volontariamente situazioni analoghe per paura di rivivere l’intenso stato emotivo che si sviluppa durante gli attacchi di panico.

Questo processo può avere risvolti molto negativi, portandoci a percepire tutto ciò che possiamo vivere come pericoloso, facendoci credere che tutto ciò che potremmo vivere potenzialmente potrebbe suscitarci nuovamente degli attacchi di panico. Anche in questo caso sono le regioni più profonde del nostro cervello che, sovra attivate, non ci permettono di utilizzare appieno la nostra capacità di discriminazione, impedendoci di comprendere che siamo noi stessi, con i nostri pensieri, a generare molti dei sintomi che stiamo provando.

Gli attacchi di panico hanno l’effetto di farti perdere sempre più il controllo della tua vita. Facendoti credere che non potrai fare nulla per contrastarli. 

Come affrontare gli attacchi di panico

In realtà oggi le evidenze ci dicono che per affrontare il panico sono molte le strade che possono essere percorse. Questo ovviamente anche in relazione al livello di attivazione raggiunto.

In generale la cosa migliore da fare se ci si trova in presenza di attacchi di panico è quella di chiedere una consulenza psicologica al fine di poter valutare insieme ad uno specialista il livello di compromissione raggiunto e poter così intervenire tempestivamente.

Come per l’ansia, gli attacchi di panico sono più dei segni che possono indicare la direzione verso cui lavorare. Grazie ad una consulenza psicologica è possibile fare il punto della situazione e comprendere insieme come meglio operare.

Nella mia clinica uno degli strumenti che maggiormente utilizzo per affrontare gli attacchi di panico è la Mindfulness, da molti studiosi e clinici considerata oggi uno dei trattamenti elettivi contro ansia e attacchi di panico. La Mindfulness ha degli effetti documentati estremamente positivi sul nostro cervello e può diventare un aiuto concreto nella lotta contro gli attacchi di panico.

Grazie ad un lavoro su di sé è possibile allenare la nostra mente a funzionare diversamente, aiutandola a focalizzarsi su pensieri più costruttivi e meno distruttivi di quelli che ricorrono durante gli attacchi di panico.

Nonostante il panico ci faccia credere diversamente, noi abbiamo molto più potere di quanto crediamo. Grazie ad un lavoro mirato su noi stessi, possiamo imparare ad affrontare con sempre maggiore consapevolezza le situazioni critiche che si presentano nella nostra vita.

Se vuoi approfondire in questo video parlo degli attacchi d’ansia.

Buona visione.

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