Motivazione, questa parola racchiude in sé il segreto della nostra vita.
La motivazione è il fondamento delle nostre azioni, ciò che ci spinge, il motore e l’artefice di ciò che siamo e diventiamo, tuttavia, nonostante l’importanza di questo potente propulsore, raramente si riflette su come essa funzioni o si utilizzano le innumerevoli ricerche scientifiche sul tema.
Scientifiche, si, perché la motivazione umana è ormai oggetto di studio della psicologia da tantissimi anni con risultati devo dire sempre più interessanti. Uno degli autori che maggiormente si è interessato di motivazione studiandone cause ed effetti è Martin Seligman.
Seligman negli anni ’70, immerso ancora in una prospettiva fortemente patogenica, orientata cioè a comprendere le cause e gli effetti di condizioni patologiche come ansia e depressione, era intenzionato a comprendere quali fossero i meccanismi che ci spingono a sviluppare un atteggiamento così rinunciatario nei confronti della vita come quello presente appunto, ad esempio, in pazienti affetti da depressione cronica. Grazie ai suoi studi definì il concetto di impotenza appresa, uno stato mentale in cui si è strutturata la convinzione che ciò che di negativo ci è capitato sia incontrollabile, non prevedibile e quindi non trasformabile.
L’impotenza appresa è caratterizzata da uno stato cognitivo, emotivo e motivazionale particolarmente deficitario. Chi si trova in uno stato di impotenza appresa in genere presenta una scarsa percezione di controllo nella propria vita, una visione della propria intelligenza come qualcosa di prefissato e non soggetto a mutamenti, ha obiettivi di apprendimento orientati alle singole prestazioni senza quindi una prospettiva più a lungo termine, presenta ansia, depressione, paura e timore per la propria incapacità e un forte abbassamento dell’autostima e della percezione di autoefficacia.
Il risultato di tale stato è in genere quindi una scarsissima motivazione all’agire, conseguente ad un immagine di sé molto svalutante.
Come detto quando Seligman studiò tali fenomeni la prospettiva ordinaria era ancora quella patogenica, oggi invece Seligman è uno degli esponenti di spicco di quella che viene definita la “Psicologia Positiva” un ramo della psicologia che si interessa di studiare in particolare ciò che fa star bene le persone, in una prospettiva quindi non più orientata alla patologia ma alla salute (prospettiva salutogenica).
Nei suoi più recenti studi sulla motivazione Seligman ha oggi definito un nuovo modello denominato PERMA che riassume le principali condizioni che possono portare le persone ad essere soddisfatte della propria vita. Tale modello si basa su ricerche ormai consolidate in più di quarant’anni di ricerche e quindi molto solide dal punto di vista scientifico.
Secondo Seligman le cinque motivazioni principali che possono portarci a vivere una vita felice sono:
- (Positive Emotion) Emozioni Positive quali Amore, pace, gratitudine, soddisfazione, speranza, curiosità, da vivere essenzialmente riuscendo a godere appieno il qui e ora di ogni istante che la vita ci offre.
- (Engagement) Essere coinvolti nelle nostre attività. Il termine oggi più conosciuto per descrivere questo stato è quello di “esperienze di Flow”, esperienze in cui siamo completamente coinvolti con compiti non troppo facili ma nemmeno troppo difficili, in cui azioni e feedback sono così chiari da permetterci di sapere cos’è giusto fare in ogni istante senza doverci troppo riflettere, in cui abbiamo un’alta percezione di controllo, sentiamo che tutto scorre fluidamente come se vi fosse una logica interna, in cui non ci dobbiamo sforzare per mantenerci concentrati e non serve quindi un particolare sforzo di volontà, il tempo vola senza nemmeno rendercene conto fino ad arrivare ad un certo punto in cui non ci sentiamo più nemmeno separati dall’attività che stiamo svolgendo.
- (Positive Relation) Relazioni positive in cui ci sentiamo sereni ed appagati. Noi tutti siamo esseri sociali, cresciamo e viviamo nelle relazioni, la nostra mente è intessuta da esse. Le persone che hanno buone relazioni sono più felici delle altre.
- (Meaning) Avere un senso nelle nostre vite, servire qualcosa di più grande di noi. La ricerca ha dimostrato che le persone che trovano un senso più ampio nelle loro vite sono più felici, più soddisfatte e serene.
- (Accomplishment/Achievement) Infine diventare bravi in qualcosa, eccellere in un qualsiasi campo, raggiungere risultati per noi importanti, questa è un’altra condizione che se soddisfatta può rendere la nostra vita più felice.
Qui di seguito Seligman spiega direttamente alcuni concetti cardini della psicologia positiva. Il video è tratto da Ted.com.