Voglio essere felice

Voglio essere felice! Ma sappiamo come fare?

Se “voglio essere felice” devo prima di tutto imparare a lavorare su me stesso.

In molti tendiamo ad associare la nostra felicità con il raggiungimento dei tanti desideri che si affollano nella nostra mente. E in effetti felicità e desideri sono strettamente collegati. Tuttavia questo legame è spesso frainteso.

Nella maggior parte dei casi le persone ritengono erroneamente che solo quando saranno state in grado di realizzare i propri desideri potranno essere felici. In realtà ciò che più spesso accade è che proprio dopo aver ottenuto ciò che si voleva la felicità, per un attimo sfiorata, subito scompare, lasciando uno spazio vuoto difficile da gestire.

Ecco che allora corriamo a riempire la nostra mente con nuove mete da raggiungere, nuovi desideri che affollano la nostra mente.

Se voglio essere felice devo imparare a controllare i miei desideri.

I desideri in sé non sono un problema, il problema sta nell’eccesso di essi.

Per com’è impostato il nostro sistema sociale i desideri vengono spinti all’eccesso, dai media, nel marketing, nel nostro stesso assetto culturale. Il problema è che un eccesso di desideri ci impedisce di focalizzarci sull’essenziale, perdendo di vista ciò che davvero conta.

Ogni volta che esprimiamo un desiderio la nostra mente genera una serie di percorsi d’azione possibili per riuscire ad ottenere ciò che vogliamo. Questi desideri e i percorsi creati per raggiungerli si stratificano in noi, andando a costituire il tessuto della nostra mente. Diventando la trama nascosta di essa.

Ovviamente maggiori saranno i desideri e più spessa sarà la cortina di pensieri che affolleranno la mente.

Per stare bene dobbiamo imparare l’arte di desiderare, riuscendo a scegliere con presenza e consapevolezza i nostri desideri. Imparando a porre un tetto ad essi.

Comprendere il funzionamento della mente per essere felici

Se voglio essere felice devo prima di tutto comprendere meglio il funzionamento della mia mente. Questa per sua natura tende a essere attratta da tutto ciò che percepiamo con i sensi e ad abituarsi a ciò su cui poggia l’attenzione, desiderandolo sempre più.

Non sempre tuttavia ciò che percepiamo all’esterno è la cosa migliore per noi.

Imparare a dirigere la nostra attenzione con consapevolezza dentro noi stessi è una scelta molto importante che ci può aiutare a ridurre il continuo flusso di pensieri e desideri.

Quando questo avviene, quando riusciamo a fermare il continuo lavorio mentale e ad andare più in profondità in noi stessi, la felicità compare da sé. La felicità, quella vera, quella non condizionata dall’esterno, ma profonda e radicata è sempre in noi, dobbiamo solo imparare a riconnetterci con essa, liberandoci da tutta quella mole di pensieri e desideri pressoché inutili che ci limitano. Educando la nostra mente a stare nel presente, a vivere nel qui ed ora, a cogliere sempre più ciò che realmente conta, potremo davvero trovare la felicità e vivere sempre più in accordo con essa.

Non basta dirsi “voglio essere felice”. Perché la felicità sia davvero duratura e diventi il nostro stato d’animo prevalente è necessario uno sforzo verso noi stessi, è necessario impegnarci per imbrigliare la mente e riuscire così a tenerla sotto controllo, utilizzando al massimo il suo potere.

Solo se ben direzionata la nostra mente potrà diventare uno strumento potente in grado di realizzare i desideri più profondi della nostra anima. Essere felici sarà la naturale conseguenza di tutto ciò.