Lo sviluppo personale è un concetto che, se compreso e seguito, può trasformare di molto la nostra vita. Noi esseri umani nasciamo, cresciamo e sviluppiamo, nel corso della vita, una serie di abilità legate, per lo più, alle funzioni che siamo chiamati a svolgere.
Fin da bambini seguiamo percorsi di sviluppo determinati dallo continuo scambio dinamico fra genetica e ambiente. Questo processo è naturale, e oggi ben studiato dalla psicologia e dalle neuroscienze. Un certo tipo di ambiente, e specifiche relazioni, saranno maggiormente in grado di aiutarci a realizzare il nostro più ampio potenziale.

Crescendo, impariamo a camminare, parlare, comprendere cosa accada intorno a noi. Impariamo a praticare degli sport, studiare, socializzare con le persone che ci circondano. A seconda delle richieste dell’ambiente, andiamo a perfezionarci in uno o talaltro ambito. Se ad esempio avrò genitori appassionati ad uno specifico sport, o all’uso di uno strumento musicale, con buona probabilità svilupperò delle competenze in tal ambito.
Questo accade di continuo ed è il percorso naturale della vita. Crescendo, tendiamo poi a differenziarci dal nostro sistema di origine, alimentando naturali inclinazioni o interessi che svilupperemo nell’arco della vita.
Il concetto di sviluppo personale
Il concetto di sviluppo personale è un’idea che possiamo introdurre nella nostra vita e che può rappresentare un “lievito”, in grado di far crescere maggiormente le nostre abilità e competenze. Non perché alimentate dal naturale flusso delle cose, ma perché sostenute dall’intento consapevole di volersi migliorare giorno per giorno.
Questo concetto che nella nostra epoca è forse dato per scontato non lo è affatto e, di certo, non lo è stato per millenni. Decidere di crescere consapevolmente è un passaggio psicologico da non sottovalutare, e non automatico. È la scelta consapevole, e autodeterminata, di volersi migliorare nei tanti aspetti della vita.
Il Kung Fu della vita
Kung Fu è un termine cinese, ormai ben conosciuto in occidente, che ha un significato in realtà diverso da quanto la maggior parte delle persone creda. Grazie ai bellissimi film di Bruce Lee, e all’opera dei registi di Hong Kong degli anni ’70, il termine Kung Fu è stato conosciuto in riferimento alle arte marziali, le tecniche di combattimento cinesi. In occidente si sono diffuse a macchia d’olio scuole di Kung Fu per insegnare a combattere, e divenire sempre più abili nello scontro con l’altro.
Un aspetto conservato in questa terminologia, ben spiegato dallo stesso Bruce Lee, è che il Kung Fu era più uno stile di vita, un percorso interiore, un modo di essere e agire.
Se metti sempre dei limiti su tutto ciò che fai, fisico o altro, si diffonderà nel tuo lavoro e nella tua vita. Non ci sono limiti. Ci sono solo altopiani, e non devi restare lì, devi andare oltre.
Bruce Lee
In realtà il termine, tradotto letteralmente, indica il concetto di “allenamento”, più precisamente, “abilità raggiunta in uno specifico campo grazie all’allenamento”. Vi sono molti altri termini cinesi più corretti per definire il concetto di arte marziale, come ad esempio wŭshù. Il Kung Fu è quindi un concetto che può essere applicato in qualsiasi ambito della vita. Possiamo sviluppare un buon Kung Fu nelle relazioni con gli altri, nella cura del nostro corpo, al lavoro, nello studio, nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
Meno è meglio
Il concetto di “Kung Fu della vita” può quindi essere inteso come l’intento consapevole di allenarci nei diversi aspetti della nostra esistenza, al fine di perfezionarci sempre più in essi.
Un altro concetto che già il grande Bruce Lee aveva identificato è che meno è meglio.
Ogni giorno qualcosa di meno, non qualcosa di più: sbarazzati di ciò che non è essenziale.
Bruce Lee
Ho già avuto modo di parlare di questo concetto in un post e un video dedicato al minimalismo, il punto è che meno cose possediamo o facciamo e più possiamo divenire bravi in esse. È inutile fare di tutto e non saper fare bene nulla. Molto meglio è scegliere una o due attività e, in esse, divenire bravissimi. Solo tanto allenamento può permetterci di sviluppare un buon Kung Fu e, a livello psicologico, sperimentare tutta una serie di effetti in grado di procurarci molto benessere.
I vantaggi dello sviluppo personale
Introdurre un atteggiamento del genere nella nostra vita, porta naturalmente una serie di effetti positivi che, nel tempo, ci faranno stare sempre meglio.
Uno di questi è il vivere uno stato mentale che in psicologia abbiamo scoperto essere fondamentale per il nostro benessere. Si tratta degli stati di Flow, studiati e definiti per la prima volta da Mihaly Csikszentimihaly. Gli stati di flow sono “esperienze ottimali” in cui abbiamo la percezione di essere letteralmente nel “flusso” delle cose. Quando sperimentiamo degli stati di Flow il tempo scorre velocemente, ci sentiamo impegnati e partecipi, riusciamo a mettere da parte tutte le difficoltà della vita quotidiana.
L’altro aspetto importante è la gratificazione derivante dal sapere di essere bravi in ciò che facciamo. Questa gratificazione potrà essere sia interna che esterna. Da un lato diventare bravi in ciò che facciamo accrescerà la nostra autostima, percependoci capaci ed efficaci nell’intervenire nella nostra vita e nell’implementare le nostre abilità. D’all’altro la gratificazione arriverà dagli altri, dalle persone che, notando le nostre abilità, ci rimanderanno un’immagine positiva di noi stessi.
Un altro aspetto pratico è che se ad esempio decidiamo di impegnarci al massimo nel mondo del lavoro, naturalmente avremo degli effetti molto positivi a cascata in tutta la nostra vita. Questo vale per tutti gli altri ambiti: relazioni, studio, sport ecc..
Il più grande vantaggio dello sviluppo personale
Di certo, in ogni caso, il vantaggio più grande che riceveremo dall’intento di un continuo sviluppo personale sarà quello di riuscire sempre più a controllare la nostra mente. Ciò che accomuna tutte le discipline che possiamo scegliere di praticare nella vita, è che la pratica, in sé, porta al controllo della mente. Se sto studiando devo studiare, se sto correndo devo correre, se sto lavorando devo lavorare, se faccio l’amore devo fare l’amore.
Questo a mio avviso, è l’aspetto in assoluto più importante. L’idea è la stessa che ritroviamo nella cultura, oggi sempre più diffusa, della Mindfulness. La Mindfulness ci insegna a stare nel presente, a stare in ciò che accade nella nostra vita a vivere pienamente l’istante presente. Solo se sono lì, in ciò che sta accadendo proprio ora, posso dare il meglio di me stesso.
Nella maggior parte del tempo passiamo la nostra esistenza afflitti da decine di migliaia di pensieri e stati d’animo che non ci sono utili. Ruminazione, rimuginio, pensieri intrusivi, insoddisfazione, tristezza, invidia. Molti degli stati interni che sperimentiamo nella vita non ci aiutano a crescere, a divenire persone migliori, a migliorare gli standard della nostra esistenza. Più tipicamente sono pensieri e stati d’animo che ci affossano, riducendo di molto la qualità della nostra vita.
Applicarci quotidianamente per migliorare nei tanti aspetti della nostra esistenza può rivelarsi un intento prezioso, capace, nel tempo, di trasformare profondamente la nostra quotidianità.
Se vuoi approfondire questi argomenti puoi ascoltare le puntate del mio corso online di crescita personale. Potrai trovare altri spunti utili per crescere sempre più.