La psicologia inversa è un meccanismo psicologico in cui una persona induce un’altra a compiere un azione o a cambiare un atteggiamento, dicendole, o lasciandole intendere, esattamente il contrario. Un genitore che, esausto, dopo diversi tentativi di far studiare il figlio, dice “allora non studiare, chiudi libri e basta”, sta usando un meccanismo di psicologia inversa.
Nella psicologia inversa il messaggio induce l’interlocutore ad agire diversamente da quanto il messaggio stesso suggerisca.
I tanti casi della psicologia inversa
Vi possono essere tantissime situazioni in cui riscontrare meccanismi di psicologia inversa. Nelle relazioni affettive, nella pubblicità, nell’educazione dei figli, nei processi manipolatori intenzionali.
Non sempre la psicologia inversa viene usata con consapevolezza. Molto spesso è semplicemente un meccanismo che si manifesta quando una persona, percependo un certo messaggio, o ricevendo una certa informazione, proprio a causa di quello stesso messaggio, o di quella stessa informazione, decide di fare il contrario.

Un esempio di psicologia inversa potrebbe essere quello della filmografia apocalittica. Da molti anni siamo bombardati da immagini di un futuro possibile catastrofico. Queste trame di film ci spingono ad agire diversamente, mettendo in atto delle politiche di salvaguardia del nostro pianeta.
La psicologia inversa nella manipolazione intenzionale
Alle volte la psicologia inversa viene usata intenzionalmente per manipolare l’altro. In questi casi la psicologia inversa può divenire un meccanismo pericoloso, per il quale è necessario fare molta attenzione.
Grazie all’utilizzo della psicologia inversa una persona potrebbe convincere un’altra a fare qualcosa, senza che l’altra nemmeno se ne renda conto. Potrebbe ad esempio mostrarsi felice di fare qualcosa che le è stato chiesto di fare, per poi, con frasi pensate ad hoc, andare a creare il dubbio nel suo interlocutore, fino a portare l’altro ad avere una percezione diversa rispetto a quello che è il tema iniziale.
Un classico esempio è la manipolazione del narcisista in cui la preda ha la percezione di essere continuamente sballottata fra idealizzazione e svalutazione. All’inizio riceve una sorta di Love Bombing, dove tutto risulta speciale e di valore, dopodiché inizia la fase svalutativa.
Alcune frasi classiche atte ad attivare un meccanismo di psicologia inversa potrebbero essere: “nessuno farà mai questo per me” o “nessuno mi ha mai davvero amato”. Frasi che chiaramente spingeranno l’altro a cercare di farlo.
La psicologia inversa in amore
Un altro esempio di utilizzo consapevole è quello della psicologia inversa in amore. Un classico consiglio che viene dato è quello di evitare che l’altro noti il nostro interesse. L’idea è che percependo il nostro disinteresse l’altro si possa paradossalmente interessare a noi. Anche questo è un meccanismo che può essere fatto risalire alla psicologia inversa.
Il messaggio che io do all’altro è che non sono interessato, ma lo faccio nella speranza di suscitare interesse. Questa contraddizione in realtà si basa su una serie di processi psicologici che possono essere scatenati dal mio messaggio. Uno di essi potrebbe essere che, essendo le persone desiderose di ricevere attenzione ed interesse, percepire che l’altro non è interessato a loro potrebbe indurle a interessarsi. Questo proprio per avere la gratificazione narcisistica derivante dal percepirsi desiderati e amati.
Un altro semplice meccanismo che potrebbe manifestarsi in questo caso è la semplice curiosità. Vedendo l’altro maggiormente schivo e disinteressato potremmo desiderare di conoscerne maggiori dettagli, di approfondirne la conoscenza. Tuttavia secondo diversi autori il meccanismo principale considerato alla base della psicologia inversa è la reattanza.
Alcuni indicatori
La reattanza è una situazione in cui la persona fa il contrario di quanto le viene detto perché percepisce in qualche modo una sensazione di limitazione della propria libertà. Il messaggio ricevuto viene percepito come limitante o come negativo e quindi la persona decide di fare il contrario per emanciparsi e salvaguardare i propri confini.
Spesso il meccanismo della psicologia inversa è sottile e difficile da cogliere. Questo perché per funzionare deve rimanere nascosto, tuttavia vi sono alcuni segni di quando l’altro sta cercando consapevolmente di manipolarci che possono, in qualche modo, attivare un campanello d’allarme:
- Potresti ad esempio percepire come una persona ti stia chiedendo di fare qualcosa senza tuttavia fare una domanda diretta.
- Oppure potresti ricevere commenti eccessivamente negativi, pensati in realtà per spingerti a reagire.
- Qualcuno potrebbe continuare ad insistere su una questione spingendoti a fare il contrario proprio perché percepisci l’assolutezza della sua posizione.
- Una cosa a cui fare attenzione è quando sai che l’altra persona avrebbe guadagni maggiori se tu facessi il contrario di quanto sta dicendo.
- Un altro caso a cui fare attenzione è quando conosci l’altro e benché sai che desidera qualcosa o preferisce qualcos’altro, ti dice esattamente il contrario.
Vi sono tuttavia molti altri casi in cui il meccanismo della psicologia inversa è del tutto consapevole e genera non poche difficoltà. Un esempio potrebbe essere quello di una campagna pubblicitaria troppo estrema e ridondante, o di un consiglio di un amico. Chi ascolta potrebbe attivare la reattanza e fare il contrario, benché l’intento dell’altro non fosse manipolatorio.
In questo caso il pensiero che l’altro potrebbe avere è: ” Perché insiste così tanto? Ci dev’essere qualche altro motivo”.
Tecniche di psicologia inversa
Con la premessa che ciò che conta sono le intenzioni delle persone, veniamo ad alcune tecniche di psicologia inversa.
- Dì all’altro esattamente il contrario di ciò che vorresti che facesse. Magari un tuo amico si sta facendo chiaramente prendere in giro da una ragazza e tu potresti invitarlo a insistere e ad andare avanti nella relazione fino a “sbatterci la testa”. Il tuo amico capirà l’esagerazione e potrebbe finalmente ravvedersi.
- Ancora più rilevante, potresti proibire ciò che vorresti che l’altro facesse. Così facendo, per il noto meccanismo della reattanza, probabilmente la persona lo farà.
- Altro espediente conversazionale è quello di “supporre” che l’altro non sarebbe in grado nemmeno se ci provasse. Vorrà dimostrare il contrario.
- Potresti anche affermare che tu non faresti mai proprio quella cosa che vorresti che l’altro facesse. L’altro potrebbe sentirsi spinto a dimostrare che invece si può fare e che lui riesce a farlo.
Scherzosamente può anche essere divertente usare strategie di questo genere, però, come detto, è importante la motivazione che spinge le persone e, soprattutto, l’attenzione a comprendere l’altro.
L’uso educativo della psicologia inversa
In taluni casi, ad esempio, l’uso della psicologia inversa, anche se fatto per “un buon fine”, potrebbe avere delle controindicazioni. L’ambito su cui fare più attenzione è quello educativo.
Con bambini e ragazzi in generale è sconsigliato utilizzare la psicologia inversa. Ho fatto l’esempio del padre esausto che dice al figlio di smettere di studiare per convincerlo a farlo. Un episodio del genere non ha per forza delle conseguenze, ma se questo divenisse uno stile comunicativo potrebbe generare non pochi problemi.
In ambito educativo, e in generale, nelle relazioni con le persone, è di gran lunga preferibile utilizzare trasparenza e coerenza. Se un bambino capisce riuscirà a gestire con maggiore serenità le diverse situazioni della vita. Il dubbio, l’ambiguità non sono mai buoni strumenti per aiutare le persone a crescere.
Un uso sano della psicologia inversa
Un uso più sano della psicologia inversa è quello che ho spiegato in questo video della serie “gli approfondimenti“. Nel video spiego come possiamo usare questo meccanismo per lavorare consapevolmente sulla nostra motivazione.
Spesso agiamo più sulla base di ciò che vediamo, piuttosto che di ciò che sappiamo. Erroneamente ci fidiamo di ciò che è evidente, trascurando la nostra stessa conoscenza. Ma se aiutiamo la mente a immaginare diversi scenari possiamo trovare la motivazione per cambiare.
Posso sapere, ad esempio, che portare avanti un certo comportamento mi fa male. Ma solo se riesco a immaginarmi con chiarezza quali saranno le conseguenze, posso iniziare ad intaccare la mia abitudine e cambiare. Immaginando attiverò il meccanismo della psicologia inversa e il mio sistema automaticamente mi spingerà verso direzioni più sane.