La paura di ammalarsi o ipocondria, è un forma di sofferenza mentale derivante dalla troppa ansia. Chi soffre di ansia da malattia vive con sofferenza la propria vita perché sempre preoccupato di poter stare male, alla ricerca di sintomi o diagnosi che confermino le proprie preoccupazioni.
Tutti abbiamo paura, in qualche misura, di ammalarci, ed è normale occuparsi della propria salute. Ma vi è un confine che chi soffre di ipocondria tende a superare. Per queste persone la preoccupazione per la propria salute è tale da saturare lo spazio mentale, divenendo l’aspetto più rilevante, o quasi, della propria vita.

Ansia da malattia o semplice paura di ammalarsi
L’ipocondria è un disturbo d’ansia, tant’è che il nuovo DSMV, il manuale diagnostico della psicopatologia, ha cambiato il nome in disturbo di ansia da malattia. Ma qual’è il confine fra la semplice e sana paura di ammalarsi e l’ansia da malattia o ipocondria?
Per dare risposta a questa domanda ci viene in aiuto la psicopatologia, la branca della scienza che studia le malattie mentali. In questo ambito il disturbo psicologico viene inteso come una condizione in cui le principali attività di vita della persona vengono inficiate dal disturbo.
Il disturbo, di fatto, disturba le usuali attività come lavoro, affetti, cura di sé ecc.. Quando la paura di ammalarsi è così intensa da costringere la persona a una serie di comportamenti che inficiano la sua vita, allora possiamo parlare di un disturbo d’ansia da malattia.
Due esempi di ipocondria
Una persona, preoccupata per il suo stato di salute, potrebbe evitare di fare visite mediche specialistiche per paura di ricevere una diagnosi avversa. Così facendo la persona rischierà di non curarsi adeguatamente e di incorrere in problematiche ben più gravi nel tempo.
Un altro esempio, all’opposto, potrebbe essere quello di una persona che, sempre preoccupata per il proprio stato di salute, spenda buona parte del suo stipendio in visite specialistiche di ogni genere. Ovviamente senza mai avere nessun indizio di una reale patologia.
Il disturbo d’ansia da malattia sottostante è lo stesso ma i comportamenti sono molto diversi.
Una normale paura di ammalarsi
Una normale e sana paura di ammalarsi è invece quella di chi, lungimirante, si preoccupa del proprio stato di salute, mettendo in atto strategie di lungo termine, atte a mantenerlo in salute. Fare sport, mangiare adeguatamente, dormire a sufficienza e programmare annualmente, in base all’età, le opportune visite mediche, sono tutti comportamenti sani che non hanno nulla a che fare con un disturbo d’ansia da malattia.
Superare l’ansia di ammalarsi
Ciò che va compreso, parlando di questo tema, è proprio il problema dell’ansia. L’ansia (dal latino ango stringere), stringe il pensiero, la mente, le sensazioni. Quando siamo in ansia siamo preoccupati. Viviamo pensieri intrusivi che continuano a tornarci a mente come se ci fosse qualcosa che dobbiamo fare.
Questo accade perché i nostri centri nervosi, deputati all’analisi degli stimoli pericolosi, sono iper attivati e ci spingono all’allerta.
Ricerche svolte in ambito di psicoterapia metacognitiva hanno mostrato come il disturbo ipocondriaco sia proprio legato alla sensazione di intrusione di questi pensieri. Sentiamo di avere questi pensieri che ricorrono e tendiamo a interpretare questa intrusione come un segnale di allarme, che ci dice che sta effettivamente accadendo qualcosa di pericoloso. In realtà il problema è il disturbo d’ansia soggiacente.
Per uscire da questo tranello della mente possiamo mettere in atto alcune strategie.
Strategie per ridurre l’ansia
Per prima cosa dobbiamo domandarci se nella nostra storia familiare i genitori fossero ansiosi con un’eccessiva paura di ammalarsi. Se la risposta è si, allora con buona probabilità anche la nostra tendenza a preoccuparci deriva da lì.
Un altro aspetto che possiamo notare è come cambia l’intrusività dei nostri pensieri se facciamo attenzione a quegli aspetti che ti dicevo precedentemente: mangiare sano, dormire almeno 7-8 ore per notte, fare sport. Se portando avanti queste attività la paura di ammalarsi diminuisce, allora con buona probabilità siamo semplicemente affetti da ansia.
Un’altra pratica che possiamo introdurre e usare come variabile per capire se siamo semplicemente affetti da ansia, piuttosto che da una qualche malattia è la Mindfulness. Meditando la mente si calma, i processi rallentano e aumentano le nostre facoltà di autoregolazione. L’ansia diminuisce.
Se praticando ogni giorno siamo meno preoccupati, allora abbiamo semplicemente la tendenza a preoccuparci troppo e dobbiamo imparare a gestire meglio la nostra vita interiore.
Quando la paura di ammalarsi diventa troppa
Nel caso in cui la paura di ammalarsi non dovesse diminuire, nonostante l’uso di queste semplici strategie, potrebbe essere utile chiedere un consulto psicoterapeutico.
Da soli è possibile fare tanto, e la maggior parte delle azioni che vanno intraprese per guarire da un disturbo d’ansia dipendono da noi, tuttavia vi sono diversi casi in cui è necessario lo sguardo di un professionista per capire cosa stia effettivamente succedendo, e per porvi rimedio.
Noi esseri umani tendiamo a evitare il dolore e a ricercare il piacere. Questo meccanismo naturale ci porta tuttavia a fare spesso errori di valutazione importanti. Eventi del passato, fonte di sofferenza, vengono spesso rimossi o non associati agli stati interni che viviamo nel presente. Rievocarli viene percepito dal nostro sistema come una possibile minaccia e quindi evitato. Questo a meno di sentirci a nostro agio all’interno di un percorso di psicoterapia che ci aiuti ad affrontare ciò che è stato con serenità e il giusto controllo.