Parlare di incoerenza non è semplice. In psicologia l’incoerenza è un costrutto non ancora indagato a sufficienza. Eppure l’incoerenza è uno degli elementi che maggiormente contraddistinguono la nostra vita. Spesso assistiamo all’incoerenza fra pensieri parole e azioni. Vediamo questo nelle persone che ci sono vicine, nei nostri amici o familiari e soprattutto ci troviamo noi stessi a vivere questa grande frammentazione fra ciò che pensiamo, diciamo e facciamo.
Una prima importante distinzione per entrare nel mondo dell’incoerenza e quella fra incoerenza consapevole e inconsapevole.

Incoerenza consapevole e inconsapevole
Non sempre le persone sono pienamente consapevoli delle proprie incoerenze, lo stesso livello di consapevolezza varia da situazione a situazione. Potrei ritenermi, ad esempio, uno strenuo difensore dei diritti degli animali, lottare contro l’abbandono dei cani o il consumo della loro carne, ancora presente in alcune nazioni, ma mantenere la mia consueta alimentazione onnivora.
Questa incoerenza potrebbe essere in buona misura inconsapevole e frutto di una convinzione radicata ma mai analizzata in profondità. In uno studio appena pubblicato sul Journal of Environmental Psychology, condotto su 176 bambini tra i 4 e i 7 anni, circa il 40% ha dichiarato che hamburger, pancetta e hot dog derivino dalle piante. Come riportano i ricercatori della Furman University, tale convinzione sembrerebbe generata dal nostro sistema culturale in cui la carne che consumiamo viene raramente associata agli animali da cui deriva. Da adulti, semplicemente abituati a un certo approccio alimentare, non sentiamo di dover mettere in discussione tale ambito. Esso non sembra in contraddizione con l’amore verso un gatto o un cane. Eppure chiunque abbia avuto modo di crescere insieme a una capretta, un cavallo o una mucca sa bene quanto questi animali siano in grado di affezionarsi allo stesso modo dei nostri consueti, tanto amati, animali domestici.
In questo caso l’incoerenza è inconsapevole e, a meno di confrontarsi con particolari eventi della vita, probabilmente rimarrà così.
Le probabili cause dell’incoerenza inconsapevole
La dissonanza cognitiva
Questo è solo un esempio in cui interviene un meccanismo noto in psicologia come dissonanza cognitiva. Le diverse cognizioni, frutto di esperienza e conoscenza, ci portano a una distorsione percettiva, capace di non farci vedere contraddizioni anche grossolane della nostra vita. La dissonanza è tale da portarci a non vedere l’evidenza che tutti gli animali possono soffrire in egual misura. Lo sappiamo, ma non ne siamo pienamente consapevoli.
La questione potrebbe cambiare se, ad esempio, la vita ci mettesse nella condizione di affezionarci a un cavallo. Magari potremmo entrare nel mondo dell’equitazione e da quel momento rifiutare per sempre di mangiare carne derivante da questo possente animale. Prima sapevamo, ora siamo consapevoli.
L’ignoranza come causa di incoerenza
Un’altra causa di incoerenza inconsapevole può essere data semplicemente dall’ignoranza. Alle volte agiamo, parliamo o pensiamo senza sapere che ciò che stiamo facendo va contro, ad esempio, ai nostri valori. Potrei cercare di aiutare una persona ad alzarsi dopo un incidente, senza rendermi conto che così facendo le causerò più danno. Il comportamento corretto sarebbe quello di chiamare un’ambulanza e non intervenire direttamente. In questo caso la nostra incoerenza potrebbe essere del tutto inconsapevole e magari rimanere tale.
L’uso di euristiche e baias di comportamento
Daniel Kahneman, vincitore insieme a Vernon Smith del premio Nobel per l’economia nel 2002, ha mostrato al mondo come le persone tendano più ad usare euristiche che ragionamenti nelle scelte. Soprattutto se compiute sotto stress. Un’euristica può essere definita come una scorciatoia di pensiero, grazie alla quale il nostro sistema cognitivo utilizza, in automatico, conoscenze ed esperienze pregresse per prendere decisioni e dare luogo a comportamenti. Nella maggior parte dei casi le euristiche sono utili ma a volte ci inducono a errori grossolani. Kahneman ha mostrato nel mondo finanziario quanto le persone tendano a fare errori di valutazione guidati dalle euristiche, piuttosto che affidarsi a un ragionamento più analitico e obiettivo. Anche in questo caso la conseguenza è l’incoerenza.
I traumi e le esperienze passate non rielaborate
Anche i traumi del nostro passato possono portarci a vivere delle contraddizioni non sempre consapevoli. Potrei essere una persona sportiva e curiosa ma rifiutare sempre, e in modo selettivo, esperienze che mi mettano in contatto con l’acqua. Senza rendermene conto questo potrebbe essere legato ad esperienze traumatiche del passato mai rielaborate.
Un esempio classico di contraddizioni generate da esperienze del passato, mai rielaborate, sono quelle che si verificano nei rapporti di coppia. Potrei voler amare e essere amato, ma mettere in atto continuamente comportamenti che vanno nella direzione opposta.
Conoscere il proprio mondo interno per superare l’incoerenza
Rispetto a questa prima tipologia di incoerenza che potremmo definire “involontaria”, l’unico antidoto è quello della conoscenza di se stessi e della realtà che ci circonda. Più cresciamo in conoscenza e consapevolezza, più si apre per noi la possibilità di superare contraddizioni e illusioni della mente.
Conoscere noi stessi, governarci e cambiarci è una facoltà unica che l’essere umano possiede in abbondanza e che può davvero fare la differenza nella nostra vita. Non molti si rendono conto di questo, ma la nostra possibilità di divenire consapevoli di noi stessi e dei nostri processi interni è la chance più grande che abbiamo di trasformare profondamente la nostra vita.
Il nostro sistema tende a evitare il dolore e ricercare il piacere. Così facendo però mette in secondo piano aspetti importanti che, se sottovalutati, ci portano inevitabilmente a contraddire noi stessi.
Quando l’incoerenza è consapevole
Altro grande filone che possiamo analizzare è quello dell’incoerenza consapevole. Capita a tutti nella vita di mentire, di agire diversamente da come avevamo detto, o di parlare dicendo cose che non pensiamo. Anche in questo caso è difficile elencare la totalità delle circostanze o delle dinamiche interne che ci possono portare a questa contraddizione.
Le motivazioni principali che possiamo evidenziare sono:
- L’opportunismo
- la cattiveria
- l’insicurezza
- la paura
- la necessità di proteggere se stessi, i propri beni o gli altri.
Opportunismo
Capita a tutti nella vita di mettere in atto piccole o grandi incoerenze per opportunismo. Al bancone del supermercato passare davanti agli altri solo perché il commesso ci ha dato attenzione e gli altri erano distratti. Parcheggiare dove non potremmo perché siamo di fretta. Mangiare cibi che ci fanno male perché ne abbiamo voglia. Tradire il proprio partner convinti che non potrà mai saperlo. La lista degli esempi potrebbe essere infinita. Di fatto l’opportunismo, il proprio tornaconto, è spesso una motivazione forte che spinge le persone a contraddire se stesse in parole, pensieri e azioni.
Cattiveria
Un altro elemento che porta le persone a mentire o a dissimulare è la semplice cattiveria. Alle volte le persone, a causa di circostanze esterne o di una propria predisposizione interna, decidono di mentire, di cambiare le carte in tavola, di manipolare gli altri. In psicologia è stato recentemente identificato un tratto di personalità definito come fattore D. Il fattore oscuro della personalità umana. Tutti abbiamo un pò di fattore D e più esso cresce e più è probabile che non avremo scrupoli ad utilizzare la mistificazione e la menzogna per ottenere i nostri scopi o semplicemente infliggere dolore agli altri.
Insicurezza
L’insicurezza è un’altra fonte di incoerenza. Potremmo, ad esempio, voler portare avanti un progetto o realizzare un nostro sogno, ma non fare mai quel passo tanto atteso, semplicemente a causa di una più profonda insicurezza. L’insicurezza, come la bassa autostima o il giudice interiore, sono tutti elementi interni limitanti che possono portare a vivere una spaccatura interiore fra ciò che pensiamo e ciò che effettivamente mettiamo poi in pratica nella vita. Legata all’insicurezza vi sono emozioni profonde come la vergogna che, andando oltre il controllo della mente, ci spinge in direzioni diverse da quelle che vorremmo.
Paura
Altro tema è quello della paura. La paura ci blocca, ci paralizza, ci mette nella condizione di non riuscire ad esprimere pienamente noi stessi. Quando siamo attanagliati dalla paura non riusciamo a dire ciò che pensiamo, o a fare ciò che riteniamo davvero giusto per noi o per gli altri. La paura può essere legata ad una situazione specifica, o più radicata in noi. In questo caso il confine fra consapevole e inconsapevole diventa maggiormente labile. Lavorare sulle proprie paure può di certo essere una buona strategia per superare sempre più le incoerenze della nostra vita.
Proteggere se stessi o gli altri
Infine, anche se l’elenco potrebbe essere di certo ben più lungo, un altro elemento che ci spinge all’incoerenza consapevole è la necessità di protezione di noi stessi e degli altri. Potremmo mentire ad un collega per evitare che venga messo in evidenza il nostro errore. Oppure comportarci diversamente da quanto avevamo detto perché sono cambiate le circostanze e abbiamo bisogno di proteggere il nostro patrimonio. Potremmo essere spinti all’incoerenza anche dal bisogno di proteggere i nostri cari, le persone che amiamo. Molto interessante in questo ambito sono gli studi di Kohlberg sullo sviluppo morale. In uno dei dilemmi che proponeva ai suoi studenti spingeva loro a riflettere su cosa sia giusto o meno. Salveresti la vita di tua moglie se questo dovesse spingerti a rubare un farmaco? E se non amassi tua moglie? Se fosse un’altra persona? E se fosse un animale?
Lo sviluppo morale di Kohlberg
Secondo Kohlberg le persone possono essere suddivise in base al proprio grado di sviluppo morale. Nei suoi studi ha identificato sei stadi di sviluppo morale:
- Moralità eteronoma: le persone agiscono moralmente per paura della punizione
- Scopo strumentale: vige l’individualismo in cui ciascuno cerca di perseguire i propri scopi lasciando che gli altri facciano lo stesso
- Si creano aspettative interpersonali reciproche. In questo stadio vi è una costruzione di fiducia reciproca fra le persone
- La moralità è volta al benessere e all’ordine sociale.
- Il quinto stadio descrive il rapporto fra contratto sociale e diritti individuali. Gli individui ritengono che valori, diritti e i principi stiano alla base della legge o vadano oltre la legge.
- Infine la persona sviluppa un modello morale che trascende i costumi sociali verso principi etici universali. La persona si lascia guidare dalla propria coscienza individualizzata.
Indubbiamente a seconda dello sviluppo morale di ciascuno potremo assistere a maggiori o minori incongruenze nella vita.
Il vantaggio dell’incoerenza
Infine, vale forse la pena fare una riflessione sul vantaggio dell’incoerenza. L’incoerenza ci permette di ottenere facili vantaggi, immediati, subito disponibili e fruibili. Tuttavia, a lungo termine, l’incoerenza può presentare molti pericoli. Posso scegliere di tradire i miei valori, le persone che amo, ciò che mi sta a cuore. Posso farlo per ottenere risultati velocemente o per evitare dei pericoli immediati. Tuttavia questa scelta potrà condurmi a conseguenze molto peggiori. L’incoerenza è una via facile, ma sempre più difficile da gestire. Il suo costo è apparentemente poco in principio ma nel tempo diventa sempre più grande, fino a pesare notevolmente sulle nostre vite.
La coerenza, al contrario, è una scelta che richiede fin da subito fatica, impegno, un’insaziabile voglia di conoscere se stessi e il mondo che ci circonda. Eppure, la coerenza è in grado di offrirci qualcosa dal valore inestimabile. La ricerca stessa della coerenza può essere una via in grado di trasformare la nostra mente, la percezione di noi stessi e della realtà. Accorgendomi delle contraddizioni della mia vita, posso scegliere consapevolmente di porvi rimedio, cercando di arrivare a una coerenza fra pensieri, parole e azioni. Questo cammino, difficile all’inizio, è quello che, nel lungo tempo, più di tutti può garantirci serenità e soddisfazione nella vita. Nel tempo essere coerenti sarà sempre più facile, fino a un certo punto in cui sarà la coerenza stessa a sostenerci e guidarci nei momenti di difficoltà.