Chi è più bravo in matematica? Uomini o donne? E nel linguaggio? Per molti anni questa è stata una questione molto controversa. Ancora in molti ritengono ad esempio che gli uomini siano tipicamente più bravi con i numeri. E che le donne invece siano migliori nel linguaggio.
Oggi tuttavia la scienza sta dimostrando con sempre più chiarezza quanto queste siano solamente dei luoghi comuni. Degli stereotipi ai quali veniamo educati fin da bambini.
Gli studi sulle differenze di genere in matematica
Nel 1990 Janet Shibley Hyde, PhD, una psicologa dell’Università del Wisconsin ha pubblicato insieme ai colleghi una grande meta analisi di almeno 100 studi con dati raccolti su più di 3 milioni di persone in almeno vent’anni. I ricercatori non hanno trovato nessuna differenza significativa tra uomini e donne nelle performance di matematica. Certo vi sono state piccole differenze ma nulla che facesse pensare a una differenza sostanziale.
Anche per le capacità verbali nel 1988 Hyde e colleghi hanno riportato dati da 165 meta analisi, dimostrando un vantaggio delle donne ancora talmente minimo da non essere significativo. Sempre Hyde nel 2005 ha analizzato 46 differenti meta analisi non solamente sulle differenze cognitive di uomini e donne ma anche sul loro stile comunicativo, sulle variabili sociali e personali, sui comportamenti e sul ragionamento morale. In metà degli studi le differenze di genere erano minime, in quasi un terzo virtualmente inesistenti.
Differenze genetiche o sociali?
Nel 2005 Elisabeth Spelke, una psicologa di Harvard, ha riportato insieme ai colleghi un’analisi di 111 studi concludendo che non via siano differenze di genere in matematica o nelle abilità scientifiche. Se vi sono delle differenze genetiche non sono ancora state scoperte. Gli studi suggeriscono invece che bambini e bambine posseggono la stessa attitudine per la matematica già a sei mesi.
A prescindere da queste evidenze l’interrogativo sulle differenze di genere è ancora in buona misura aperto perché gli uomini risultano essere ancora molti di più delle donne nelle carriere scientifiche. Nel 2007 Diane Halpern insieme ad altri colleghi fra cui la Hyde hanno pubblicato un insieme di studi riguardo a queste disparità. Gli studi suggeriscono che le donne riportano dei punteggi leggermente più alti degli uomini nelle competenze verbali mentre gli uomini tendono ad avere maggiore capacità visuo-spaziali, tuttavia la biologia sembra essere veramente una piccola componente della spiegazione globale. I ricercatori concludono che le esperienze infantili, le politiche educative e la cultura siano dei fattori che influenzano profondamente il successo in matematica e nelle scienze.
L’uguaglianza di gender (o meno) nei diversi stati sembrerebbe influire maggiormente
Interessante uno studio di Hyde e Janet Mertz del 2009 in cui le autrici riportano quanto le differenze fra uomini e donne siano minori nei paesi in cui l’uguaglianza di gender è maggiore, suggerendo quanto le differenze di gender culturalmente condivise influenzino profondamente le performance delle persone.
Le ricerche suggeriscono che le differenze, percepite o reali, delle performance cognitive fra uomini e donne siano perlopiù il risultato di fattori culturali.
I ricercatori concludono quindi che donne e uomini riportano risultati differenti nei test a causa del contesto sociale che giocherebbe un ruolo significativo. Anche le scelte di carriera non dipendono dalle differenti abilità ma da fattori culturali condivisi come le aspettative di gender che vengono trasmesse durante la scuola.
Uno studio per dimostrare quanto siamo influenzabili
Nel 1999 Stephen Spencer e colleghi hanno esplorato le differenze di gender fra uomini e donne con alte competenze in matematica. Hanno così scoperto quanto il solo dire alle donne che il test di matematica aveva mostrato precedentemente delle differenze di gender significative rendeva peggiore la loro performance. I ricercatori diedero un test di matematica a uomini e donne dopo aver detto a metà delle donne che il test aveva mostrato delle differenze di genere e dicendo alle rimanenti che non vi erano state differenze. Le donne che si aspettavano delle differenze di genere ebbero delle performance significativamente peggiori degli uomini. Quelle a cui non era stato detto nulla riportarono gli stessi risultati.
L’ansia e le differenze di gender
L’ansia sembra essere un altro meccanismo che spiega le differenze di genere nelle performance in matematica. In uno studio del 2014 i ricercatori del Boston college hanno mostrato quanto le donne avessero dei livelli di ansia maggiori durante un test di matematica. Questo ebbe conseguenze sulla loro memoria a breve termine e sulla performance in generale. Insegnare alle ragazze delle strategie per gestire l’ansia potrebbe essere un buono strumento per ridurre il gap di genere nelle performance in matematica.
Conclusioni
Se uomini e donne venissero veramente considerati con uguali facoltà intellettuali le cose potrebbero cambiare nelle scuole, nelle università, nell’industria e in generale nei posti di lavoro. La nostra società potrebbe iniziare davvero a migliorare sfruttando al massimo il potenziale di tutti.
Servono nuovi modelli culturali più coerenti e veritieri che permettano di raggiungere davvero quella parità dei sessi tanto discussa e agognata.
Uomini e donne hanno le stesse potenzialità, ovviamente chi verrà maggiormente allenato risulterà infine migliore. Chissà quanti Einstein abbiamo perso solo perché nati con il genere “sbagliato”?
Ganley, C.M., and Vasilyeva, M. (2014). The role of anxiety and working memory in gender differences in mathematics. Journal of Educational Psychology 106 (1), 105-120.
Halpern, D.F., Benbow, C.P., Geary, D.C., Gur, R.C., Hyde, J.S., and Gernsbacher, M.A. (2007). The science of sex differences in science and mathematics. Psychological Science in the Public Interest 8(1), 1-51.
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Articolo tratto da qui.