Imparare a gestire la rabbia

Che cos’è la rabbia

la rabbia è una malattia virale trasmessa attraverso il contatto diretto con la saliva di animali infetti. Viene considerata la malattia più antica di cui si ha menzione. Dal sanscrito “rabbahs”, significa “fare violenza”. I suoi segni distintivi sono appunto l’essere violenti, irruenti, incontrollati. Gli animali infetti a causa di un’encefalite non sono più in grado di controllarsi divenendo pericolosi.

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale di sanità (Oms) ogni anno muoiono più di 55 mila persone per via di questo virus. Di questi decessi, il 95% si registra in Asia e Africa. Il 99% dei casi nell’uomo dipendono da rabbia canina e circa il 30-60% delle vittime di morsi di cane sono bambini minori di 15 anni.

Ma oltre alla malattia virale la rabbia viene considerata anche un’emozione tipica dell’essere umano con manifestazioni simili a quelle causate dal virus.

Rabbia - Enrico Gamba

La rabbia e i suoi effetti su corpo e mente

Come emozione la rabbia è dirompente, spesso incontrollata, anch’essa pericolosa. Ci acceca, attivando a livello neuronale tutta una serie di “circuiti” che ci portano ad essere meno in grado di controllarci, di ponderare, di analizzare quanto effettivamente stia accadendo.

Durante un attacco di rabbia il sangue attiva le zone più profonde del nostro cervello come amigdala e ipotalamo spingendoci verso una dinamica di “attacco”, impedendoci di osservare con lucidità e decidere come operare con consapevolezza. Recenti ricerche hanno anche osservato un’accentuata asimmetria nell’attivazione della corteccia prefrontale a favore di quella sinistra.

Altri studi hanno evidenziato quanto essa sia associata ad ansia e depressione, tanto che ultimamente per la cura di questi disturbi vengono insegnate anche strategie per la gestione della rabbia. L’ansia in particolare viene associata con rabbia rivolta verso l’esterno mentre la depressione con quella rivolta verso noi stessi.

Inoltre la rabbia risulta connessa all’uso di droghe, a disturbi alimentari come la bulimia e in generale ad un’estrema impulsività.

Altro fattore ormai chiaro è quanto quest’emozione influenzi il nostro sistema aumentando la pressione arteriosa, causando aritmia, dolori muscolari, danni epatici, diarrea gastrite e dermatite.

Perché ci arrabbiamo

Ognuno di noi può rispondere a questa domanda per suo conto, tuttavia diversi studi hanno mostrato quanto la rabbia sia prevalentemente associata ad una percezione di ingiustizia o si sviluppi a fronte di un impedimento nella realizzazione di un nostro scopo, causata da un altro o da un evento esterno. Ci arrabbiamo anche semplicemente quando gli altri non fanno ciò che ci aspettiamo facciano.

In tutti questi casi tendiamo ad arrabbiarci, spesso tuttavia perdendo di vista il reale obiettivo, divenendo sempre meno in grado di affrontare con lucidità la situazione.

Come gestire meglio la rabbia

In questo video spiego diverse strategie che ciascuno di noi può utilizzare per riuscire a gestire sempre meglio questa dirompente emozione.

Alcune sono più immediate, altre hanno effetti più a lungo termine.

La questione è quella di imparare ad usare questo stato interno al meglio, come energia per cambiare le situazioni che ci portano a vivere la rabbia stessa.

Dirigere la rabbia verso noi stessi come detto semplicemente può portare a sviluppare forme depressive. “Gettarla” all’esterno induce stati ansiosi. La questione è quindi prima di tutto di imparare a gestirla dentro noi stessi, riuscendo a non farci dominare da essa. In secondo luogo di dirigerla con consapevolezza verso le situazioni che vogliamo cambiare.

La rabbia nello sport

Un buon esempio su come gestire la rabbia è quello dello sport. Come detto essa arriva spesso nei momenti in cui percepiamo un limite interno o esterno che ci impedisce di ottenere ciò che vorremo. Quando pratichiamo uno sport a livello agonistico o amatoriale quest’emozione diviene un’energia a volte utile per rompere il limite, per incanalare consapevolmente la nostra forza e determinazione verso l’obiettivo da perseguire.

Usarla consapevolmente ci da la sensazione di poter maggiormente attingere alle nostre risorse e di riuscire così a migliorare i nostri risultati. Va detto però a riguardo che questo meccanismo non vale per tutti. Per alcuni anche in questo ambito le emozioni ad essa connesse risultano a volte limitanti.

Rabbia e Mindfulness

In generale un’ottima pratica per imparare a gestire sempre meglio quest’emozione è la Mindfulness. La Mindfulness ci porta naturalmente ad avere sempre più controllo sui nostri stati interni, a divenirne consapevoli, ad accorgerci sempre più di ciò che effettivamente accade dentro noi stessi.

Grazie ad una pratica costante diveniamo sempre più capaci nel gestire i nostri eccessi di rabbia o agitazione, acquisendo progressivamente sempre più competenze di autoregolazione.

Allenandoci ogni giorno a portare l’attenzione al presente, a ciò che accade, diveniamo anche sempre più abili nell’accorgerci di quando la rabbia arrivi e dei suoi effetti su corpo e psiche.