Brian Weiss

Brian Weiss è uno psichiatra Americano divenuto famoso grazie al suo lavoro clinico. In particolare grazie alla scoperta degli effetti terapeutici dell’ipnosi regressiva alle vite precedenti.

Laureato presso la Yale University School of Medicine nel 1970. Completò uno stage in medicina interna alla New York University Medical Center, per poi tornare a Yale per un tirocinio in psichiatria. È stato direttore del dipartimento di psichiatria al Mount Sinai Medical Center di Miami.

brian weiss - enrico gamba

 

Catherine

Nel 1980 durante una psicoterapia intrapresa con una sua paziente, Brian Weiss si trovò di fronte ad un dilemma. La paziente si chiamava Catherine e presentava tutta una serie di disturbi che non era possibile attenuare utilizzando una psicoterapia canonica. Non era ad esempio in grado di assumere alcun farmaco. Questo a causa di una profonda fobia che le impediva di deglutire un qualsiasi medicinale.

In difficoltà rispetto all’assenza di benefici nella terapia intrapresa, Brian Weiss volle provare ad utilizzare una seduta di ipnosi. Durante l’induzione ipnotica semplicemente chiese alla paziente di andare all’origine del sintomo che le impediva di deglutire.

Brian Weiss e la scoperta delle vite precedenti

Weiss non si aspettava in alcun modo ciò che sarebbe successo. Era sempre stato scettico rispetto all’esistenza di altre vite. Entrata in uno stato di profondo rilassamento Catherine iniziò a ricordare esperienze chiaramente non sue. Durante la seduta narrò in prima persona le vicende di una giovane donna. La donna si trovava in Grecia e da lì a un tratto visse la sua morte, improvvisa e dolorosa. La donna morì a causa di uno tsunami. Un’onda anomala cinse le coste travolgendo lei e i suoi cari. Affogò in quella circostanza.

Ciò che sorprese Brian Weiss non fu solo la dovizia di particolari. Difficilmente la sua paziente avrebbe potuto evocarli. Ma soprattuto il fatto che la settimana successiva molti dei sintomi erano passati. Una sola seduta di ipnosi aveva avuto molti più effetti dei tanti tentativi terapeutici.

Weiss si trovò così di fronte ad un grande dilemma clinico.

Verità o finzione?

Da un lato aveva le sue conoscenze di medicina e psichiatria. Dall’altro l’evidenza che la paziente era migliorata. Successivamente fece diverse altre sedute che descrisse poi nel suo best sellers internazionale “Molte Vite Molti Maestri”. Catherine settimana dopo settimana stette sempre meglio, diventando una donna sempre più serena e soddisfatta.

Ovviamente per un terapeuta affermato dare spazio ad una possibilità del genere non era facile, tuttavia Brian Weiss volle seguire “scienza e coscienza”, analizzando il fenomeno, dando il giusto spazio a ciò che effettivamente era accaduto.

Successivamente eseguì diverse ipnosi regressive con altri pazienti, riscontrando in tutti i casi analoghi miglioramenti. Oltre a questo assistette a diversi fenomeni difficilmente spiegabili se non accogliendo almeno la possibilità che vi siano più vite. Prima di tutto i rimandi storici che i pazienti rievocavano. Questi erano talmente precisi e poco noti da rendere difficile pensare che i pazienti potessero averli saputi precedentemente. Secondariamente fenomeni come la xenoglassia in cui i pazienti parlavano lingue antiche che mai avevano anche solo immaginato di conoscere.

La divulgazione della Past Life regression Therapy

Da allora Brian Weiss ha avuto modo di approfondire sempre più l’argomento scrivendo altri sette libri e portando la sua esperienza in giro per il mondo.

Durante i suoi seminari di tre o cinque giorni partecipano in genere migliaia di persone, tutte attratte da quel sentire profondo che vi possa essere altro oltre questa vita. Che questa stessa vita vada vissuta con la consapevolezza che siamo molto più di quanto crediamo e che abbiamo in ogni istante l’opportunità di diventare persone sempre migliori.

In molti casi Brian Weiss ha partecipato ad incontri televisivi, in America è spesso ospite di Oprah Winfrey.

Guarda ad esempio questo video

In Italia ha partecipato a diversi programmi e intervistato in diversi telegiornali. Qui di seguito puoi vedere l’intervista fatta per il Tg2.

Le vite precedenti a livello culturale

Il concetto di reincarnazione è in realtà molto antico e da sempre presente sia nella nostra cultura Occidentale e sia in quella Orientale.
Si ritrova in diverse religioni quali l’Induismo, il Giainismo, il Sikhismo e il Buddhismo ed è presente in diversi sottogruppi di altre religioni. Nei secoli, sono stati diversi i pensatori che lo hanno preso seriamente in considerazione: fra questi in occidente ricordiamo Pitagora, Platone, San Gregorio Nisseno, San Gerolamo e in realtà molti altri.
Pitagora ad esempio, secondo il suo biografo Diogenes Laertius (VIII, 14), sosteneva che: “l’anima attraversa il ciclo delle necessità ed è legata a differenti tempi, in differenti corpi”.
Anche in epoca contemporanea sono diversi gli studiosi che hanno cercato di trovare delle risposte soddisfacenti a quest’annoso quesito. Fra questi molto interessanti sono gli studi di Raymond A. Moody autore di “La vita Oltre la Vita” (più di 13 milioni di copie vendute) come anche quelli di Jim B. Tucker, direttore della clinica di psichiatria infantile della Virginia University e autore di “Life before Life: a scientific investigation of children’s memories of previous life” (Vita prima della vita: una ricerca scientifica sui ricordi di vite precedenti dei bambini). Nel testo egli descrive 40 anni di ricerche compiute in tal senso insieme al suo predecessore, lo psichiatra Ian Stevenson su 2500 bambini. I bambini da loro intervistati provenivano da ogni angolo del pianeta e da diverse tipologie di famiglie. L’età dei bambini variava dai 2 ai 6 anni.

Una volta raccolte le testimonianze i ricercatori sono andati personalmente nei posti indicati dai bambini ad incontrare le persone di cui avevano parlato, riscontrando, a loro dire, che avevano detto la verità. Secondo la testimonianza di Jim B. Tucker, i bambini analizzati non usano mai l’espressione “vita precedente” pur descrivendo con chiarezza ciò che sarebbe loro avvenuto in passato.
Un bambino turco, per esempio, avrebbe fornito molti dettagli circa la sua famiglia passata residente nella città di Istanbul, molto lontano dal luogo dove abitava adesso, aggiungendo particolari di parenti avuti in passato, citando i loro nomi armeni assieme ai relativi indirizzi di casa. Ricordava anche i nomi della moglie e dei figli.

In America si stima che circa il treta percento delle persone creda nelle vite precedenti.

La comunità scientifica nei confronti dell’ipnosi regressiva alle vite precedenti

In diverse occasioni Brian Weiss è stato chiamato a raccontare la sua esperienza e a condividerla con esimi colleghi, anch’essi scettici così com’era stato lui in origine. La documentazione clinica da lui portata, raccolta in decenni di lavoro lascia pochi dubbi rispetto all’utilità di questa forma di intervento. Pur non per forza volendo dimostrare a priori l’esistenza di altre vite la Past Life Regression Therapy sembra essere uno strumento efficace in grado di lavorare con ottimi risultati in diverse situazioni cliniche.

A mio parere in realtà da un punto di vista clinico il fatto che si ricordino effettivamente vite passate o meno conta relativamente. Ciò che accade e che di certo può risultare interessante è che le persone sottoposte ad una semplice induzione ipnotica, in diverse situazioni ricordino molte vite, diverse, ricche di significati e interessanti collegamenti con la loro vita attuale, spesso fornendo spunti e chiavi di lettura importanti per migliorare la propria esistenza o il proprio semplice punto di vista.

Anche se si trattasse di falsi ricordi, il fatto stesso che in un contesto adeguato l’inconscio porti alla luce queste storie, vere o meno che siano, è già di per sé più che sufficiente a portare un profondo benessere alle persone. Il vivere queste storie e rielaborarle in uno spazio di terapia ha in genere un considerevole effetto terapeutico aiutando verso una maggiore comprensione del proprio mondo interno.

Come ogni buon psicoanalista o psicoterapeuta sa bene, tutto ciò che emerge dall’inconscio è materiale prezioso che va utilizzato e compreso per dare forza al processo terapeutico.

Le critiche all’ipnosi regressiva alle vite precedenti

Alcune critiche si sono focalizzate soprattutto sulla possibile suggestione da parte del terapeuta che in qualche modo andrebbe a suscitare falsi ricordi nel paziente. Premesso che più che parlare a priori di veri o falsi ricordi sarebbe forse più adeguato parlare di storie metaforiche riportate dall’inconscio, va detto che in realtà assistendo ad una seduta di ipnosi regressiva diviene chiaro quanto sia scarso il contributo del terapeuta nel fornire contenuti. Il terapeuta semplicemente crea il “setting” necessario, poi è il paziente che porta da sé le sue esperienze interiori.

Carroll RT (2003),The Skeptic’s Dictionary: a collection of strange beliefs, amusing deceptions, and dangerous delusions, New York: Wiley. pp. 276-7

Cordòn LA (2005),Popular psychology: an encyclopedia Westport, Conn: Greenwood Press, pp. 183-5

Moody, R., A., (1975) La vita oltre la vita. Oscar Mondadori

Weiss, B., (1988) Molte vite Molti Maestri. Oscar Mondadori

Tucker, J., B., (2005) Life Before Life. St. Martin’s Griffin New York

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